Storie scomode di donne prima in provincia e poi a Siena
di Annalisa Coppolaro
MONTERONI D’ARBIA. Dieci donne vestite da sposa che narrano storie scomode, storie di altre donne, di violenza, di amore, di favole e di tragedie, racconti di tempi passati e di frammenti di storia recente del territorio. Monteroni d’Arbia ha visto questa insolita celebrazione della Giornata internazionale della Donna domenica 8 marzo, un modo differente di parlare del mondo femminile raccontato proprio dalla voce delle protagoniste che, straordinariamente, indossavano sontuosi abiti da sposa. Una produzione teatrale firmata Topi Dalmata, la compagnia senese che da anni ormai ci racconta il teatro in modo decisamente originale. Come si legge nel programma,
”Questo progetto nasce da un dono di donne ad altre donne: dieci abiti da sposa che hanno avuto la forza di far nascere un percorso collettivo di riflessione e creazione artistica. La sposa è un’icona intoccabile, ma solo nel giorno del suo matrimonio, quello che viene comunemente definito come il giorno più bello della sua vita. Perché? Perché è l’unico momento certo in cui la donna è un’indiscussa protagonista, cui nulla si può rifiutare, cui tutto si deve. – continua il programma- Questo il motivo per cui abbiamo scelto l’abito nuziale per parlare della violenza contro le donne e delle diverse sfumature con cui essa si manifesta o si nasconde: perché il vestito da sposa …
è un megafono e, indossandolo, diventiamo megafono noi stesse.”.
E lo show, intitolato ”Sì lo voglio, se lo voglio”, è stato un grande successo, avendo peraltro affrontato e narrato uno spicchio di importante storia del territorio, quella della Tabaccaia che ha dato lavoro per molti anni a centinaia di donne di Monteroni e della sua zona non senza episodi di difficoltà e sfruttamento. La bellezza dello spettacolo, che verrà peraltro replicato domani, giovedì 12 marzo, al Museo Civico di Siena, alle 19.30 e alle 21.30 (info topidalmata@gmail.com) , consisteva non solo nell’impianto scenografico e nelle scene itineranti proposte tra la Vecchia chiesa di Monteroni e i piazzali e i locali presso il Mulino, ma soprattutto nel modo di narrare storie difficili di violenza, di contraddizioni e di avventure con grande ironia e con impatto notevole. Brave tutte le attrici, Elisa Bartoli, Silvia Priscilla Bruni, Margherita del Ministro, Lucia Donati, Alessandra Fantoni, Serena Fineschi, Margherita Fusi, Martina Guideri, Simona Pallavicini, Albalisa Sampieri e Claudia Semplici. Un folto pubblico di donne e di uomini e di bambini ha molto applaudito la rappresentazione, che si è conclusa con un ”Buon 8 marzo a tutte le donne e a tutti gli uomini che credono nelle donne”.
E lo show, intitolato ”Sì lo voglio, se lo voglio”, è stato un grande successo, avendo peraltro affrontato e narrato uno spicchio di importante storia del territorio, quella della Tabaccaia che ha dato lavoro per molti anni a centinaia di donne di Monteroni e della sua zona non senza episodi di difficoltà e sfruttamento. La bellezza dello spettacolo, che verrà peraltro replicato domani, giovedì 12 marzo, al Museo Civico di Siena, alle 19.30 e alle 21.30 (info topidalmata@gmail.com) , consisteva non solo nell’impianto scenografico e nelle scene itineranti proposte tra la Vecchia chiesa di Monteroni e i piazzali e i locali presso il Mulino, ma soprattutto nel modo di narrare storie difficili di violenza, di contraddizioni e di avventure con grande ironia e con impatto notevole. Brave tutte le attrici, Elisa Bartoli, Silvia Priscilla Bruni, Margherita del Ministro, Lucia Donati, Alessandra Fantoni, Serena Fineschi, Margherita Fusi, Martina Guideri, Simona Pallavicini, Albalisa Sampieri e Claudia Semplici. Un folto pubblico di donne e di uomini e di bambini ha molto applaudito la rappresentazione, che si è conclusa con un ”Buon 8 marzo a tutte le donne e a tutti gli uomini che credono nelle donne”.