Indagati anche Parisi, Guicciardini, Picerno e Biagiotti
FIRENZE. I giudici hanno chiesto il processo per Denis Verdini per “atti di distrazione” di capitali dalla società editoriale STE, editrice del Giornale della Toscana, causandone la bancarotta. A processo i giudici vorrebbero anche Massimo Parisi, componente del cda fino al 2008 e considerato amministratore di fatto del gruppo editoriale; Girolamo Strozzi Guicciardini, presidente della Ste fino al 2012, Enrico Luca Biagiotti, membro del cda e Pierluigi Picerno, amministratore e poi liquidatore della stessa società.
Secondo l’accusa, tra l’altro, importante è la distrazione di 2.600.000 euro effettuata con contratto preliminare del 2004 con cui la Ste si obbligava ad acquistare da Verdini e Parisi quote della Nuova Toscana Editrice srl, dotata di un capitale sociale di 62.000 euro e oberata, al bilancio del 2001, di debiti complessivi per 660.260 euro e che nel 2004 risultava in perdita per 839.436 euro. Per l’accusa la Ste, a sua volta, si trovava in difficoltà economica fin dalla sua costituzione e registrava nell’anno 2004 una perdita che aveva intaccato il capitale sociale e questa operazione per gli inquirenti è priva di valide ragioni economiche. Operazione che proseguì con il versamento dalla Ste ai conti bancari di Verdini e Parisi di 1.300.000 euro ciascuno, in data antecedente alla stipulazione del contratto definitivo, cosa che non avviene e per la quale la Ste non farà mai valere le sue ragioni contro Verdini e Parisi.
Successivamente, nel giugno 2009 la Ste cedeva quel contratto preliminare – mai perfezionato e comprensivo della posizione creditoria verso Verdini e Parisi -, al prezzo di 2.600.000 euro agli imprenditori Antonella Pau e Giuseppe Tomassetti. Questi si obbligarono a sottoscrivere un aumento di capitale di 200.000 euro entro il 31 dicembre 2010 e versarono 800.000 euro tra giugno e dicembre 2009 senza garanzie per il prezzo residuo. Secondo la procura di Firenze l’operazione fu fatta solo per rendere definitiva l’attribuzione di 2.600.000 euro a Verdini e Parisi.