Una tre giorni in cui FMS racconta l’archeologia nelle Terre di Siena
SIENA. Anche Fondazione Musei Senesi partecipa con ben sedici sedi museali delle Terre di Siena alla prima edizione di TourismA, Salone internazionale dell’Archeologia, che si tiene a Firenze dal 20 al 22 febbraio presso il Palazzo dei Congressi di piazza Adua (ingresso libero).
Un’occasione unica per raccontare la straordinaria storia del nostro territorio all’interno di un’iniziativa prestigiosa promossa dalla redazione di Archeologia Viva sotto l’Alto Patronato della Repubblica, in collaborazione con la Regione Toscana, il Comune di Firenze, il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale con la Soprintendenza per i Beni Archeologici della Toscana. TourismA è il primo appuntamento di quello che la Regione Toscana ha dichiarato essere l’Anno dell’Archeologia: una tre giorni intensa, un momento innovativo di esposizione, divulgazione e confronto di tutte le iniziative legate alla comunicazione del mondo antico e alla valorizzazione delle sue testimonianze. Molti gli ospiti d’eccellenza – istituzioni di ricerca pubbliche e private, parchi e musei, enti di promozione, operatori turistici, categorie professionali, associazionismo – e numerose le iniziative correlate all’evento, che offre un calendario di incontri e tavoli tematici dedicati alle scoperte e alle ricerche in corso nel settore.
Fondazione Musei Senesi, grazie al contributo dei Comuni e delle cooperative che gestiscono i musei, partecipa a TourismA con uno stand dove viene proiettato un video dedicato all’archeologia nei Musei Senesi e distribuito il materiale informativo sui sedici musei del territorio interamente o parzialmente dedicati all’archeologia e sulle loro attività. Ci sono la Val di Chiana, che con i musei civici di Cetona, Chianciano Terme, Sarteano, Chiusi e Montepulciano rappresenta un arco temporale che va dalla preistoria (con l’archeodromo di Belverde) alle iscrizioni e ai canopi etruschi fino alla Tomba della Quadriga Infernale; le collezioni dei musei di Casole d’Elsa, Colle di Val d’Elsa con la necropoli di Dometaia e San Gimignano con la sezione archeologica del complesso Santa Chiara, che mostrano le influenze dell’ambito culturale di Volterra, mentre nel Parco di Poggio Imperiale di Poggibonsi l’Alto medioevo fa da padrone; la zona del Chianti e dell’Ombrone è documentata dai musei di Castellina in Chianti e di Castelnuovo Berardenga, i quali ospitano i ricchi corredi delle tombe dei principi etruschi che si ritrovano, nelle Crete, tra Asciano e Murlo, con i resti della prestigiosa reggia di Poggio Civitate. Anche la Val d’Orcia, con Montalcino, ripercorre le testimonianze più antiche fino all’epoca romana, che nella Raccolta Pallavicini di Trequanda si estende a esemplari della Magna Grecia, mentre il Dipartimento di Archeologia e Storia delle Arti dell’Università di Siena documenta gli studi in margine alle indagini sul campo.
Una rete di musei con un patrimonio archeologico unico, una storia lunga secoli che tuttora vive grazie alla ricerca e agli scavi realizzati attorno ai musei e ai parchi archeologici e allo straordinario contributo del personale museale, degli specialisti e delle associazioni. Un patrimonio che viene offerto ai visitatori ogni giorno atraverso attività didattiche, di archeologia sperimentale e di living history, per ricreare quel legame indissolubile tra passato e presente.
Le attività della Fondazione Musei Senesi sono consultabili sul sito internet www.museisenesi.org, seguendo su Facebook Fondazione Musei Senesi o su Twitter @museisenesi