La donna aveva già chiesto l'intervento dei servizi sociali
SIENA. “L’Amministrazione opera quotidianamente per un equo rispetto dei diritti di tutti i cittadini”, disse a suo tempo l’Assessore Ferretti.
Belle parole, peccato che la realtà sia ben differente.
E’ il caso della signora Roberta, senese, 50 anni, che ha alle spalle un’immane tragedia come la morte di un figlio ed una difficile vita quotidiana. Lo scorso anno la signora Roberta aveva chiesto, tramite le pagine della stampa senese, un aiuto ai servizi sociali ed all’amministrazione comunale per ottenere un lavoro. Fino ad allora la signora in questione era riuscita a cavarsela da sola, ma alla sua età una donna difficilmente riesce a ricollocarsi.
Gli assistenti sociali non l’hanno ascoltata, pur avendo lei piena disponibilità a svolgere un qualsiasi lavoro.
Quest’anno la soluzione dell’Amministrazione Valentini, quella che propongono un po’ a tutti: un’inutile inserimento lavorativo, da 350 Euro fino al 31 dicembre.
Inutile, perché tra quasi 80 Euro di affitto, la luce, l’acqua ed il gas, la spesa quotidiana per poter mangiare, rimane ben poco. Facile rimanere, come nel caso della signora, indietro con l’affitto, con il pagamento della tariffa per la nettezza urbana e con il pagamento delle bollette, tanto che la luce, da luglio, le è stata staccata e chiedere il riallaccio è un costo esorbitante, tanto che Roberta è costretta a lavarsi presso abitazioni di amiche.
E’ questo il rispetto dei diritti dei cittadini messo in atto da questa amministrazione comunale? Quante e quali situazioni irregolari ci sono tra coloro che hanno ottenuto una casa popolare?
Ricordiamo che l’Associazione “Prima Siena” ha presentato proprio un esposto per verificare tramite la Procura della Repubblica di Siena le graduatorie delle case popolari di Siena Casa e del Comune di Siena.
Associazione Prima Siena