Una persona si lamenta del trattamento subito in questura
SIENA.In attesa della replica della questura, pubblichiamo le lamentele di una cittadina che si è sentita maltrattata.
“Buongiorno, in data 13 febbraio 2015, alle ore 10:40, ho telefonato alla Questura di Siena perchè mi sono accorta che in due passaporti rilasciati il giorno 16.12.14, quello di mio marito e quello di mio figlio, c’era un errore. Nel primo mancava la firma del Questore a pagina 4, nel secondo era errata la data di nascita di mio marito a pagina 5.
La funzionaria che ha risposto al telefono mi ha subito accusato di non aver controllato il passaporto al momento del rilascio, visto che ci sono i cartelli nell’ufficio che suggeriscono all’utente di fare tale controllo. E che ho avuto due mesi di tempo per farlo, senza arrivare al giorno prima della partenza. Le ho risposto che avevo controllato i dati generali, a pagina 1, ma di certo non mi era venuto in mente di controllare se ci fosse la firma del Questore, dando per scontato che se un passaporto nuovo esce dalla Questura, il Questore l’ha firmato. Inoltre nel passaporto di mia figlia la data di nascita di mio marito è corretta, e assumevo che lo fosse anche in quello di mio figlio, essendo stati rilasciati lo stesso giorno, 16 dicembre 2015. La funzionaria a quel punto ha letteralmente perso il lume della ragione, accusandomi di arroganza nei suoi confronti ed è andata avanti per alcuni minuti senza prendere fiato, e senza ascoltare ciò che avevo da dire, urlando al telefono. Non ha nemmeno accennato a scusarsi. L’errore però è stato fatto dalla Questura, e la responsabilità è della Questura. Io potevo controllare prima, ma non è mia responsabilità un errore in un documento ufficiale che ha valore guiridico come un passaporto. La funzionaria mi ha detto di presentarmi l’indomani per vedere se ci si poteva fare qualcosa.
Il giorno 14 febbraio mio marito si è recato in questura alle 8:30. Lo hanno accolto al solito modo, un’altra funzionaria e un funzionario. La funzionaria era la stessa che, quando a dicembre ci siamo presentati per la richiesta, si è comportata in modo molto maleducato e insolente. Mio marito non è riuscito a proferire parola, poichè i due funzionari hanno cominciato a dire che dovevamo andare lì prima etc etc. Solita storia, come il giorno prima per telefono. Nessun accenno a scuse per un disservizio la cui importanza è data dal fatto che il passaporto non si fa dal tabaccaio, ma ci si reca in Questura, luogo dove dovrebbero essere in atto controlli su controlli, prima del rilascio di un documento di tale rilevanza. In mattinata un passaporto è stato rifatto, e l’altro completato. Il funzionario li ha lanciati a mio marito in modo maleducato sul bancone. Ancora nessuna scusa.
Possibile che in un ufficio pubblico, i cui dipendenti sono pagati dai cittadini e dovrebbero, in linea teorica, essere al loro servizio, si debba avere a che fare con gente tanto maleducata e incivile? Gente che non ammette le proprie responsabilità e che approfitta del proprio potere per trattare un libero cittadino in questo modo? Possibile che per un errore loro, sia io il responsabile, e che nessuno, prima di dirmi che dovevo controllare, abbia provato a scusarsi prima di accusare?
Federica S.”.