La Guardia di Finanza ha quasi terminato l'inchiesta
SIENA. Si avvia verso la conclusione l’indagine nei confronti dell’ATC 19, uno dei tre ATC presenti nella Provincia di Siena. Le attività della Tenenza della Guardia di Finanza di Montepulciano e del Commissariato della Polizia di Stato di Chiusi, erano partite alla fine del 2013 ed avevano portato già alla perquisizione degli uffici della sede dell’ATC 19 e degli immobili nella disponibilità del presidente Alfio Sanchini, sottoposto anche agli arresti domiciliari.
Le indagini successivamente svolte dal Nucleo di Polizia Tributaria di Siena hanno riguardato l’esame della documentazione sulla gestione della ATC ed in particolare l’utilizzo dei finanziamenti ricevuti dalla Provincia di Siena. Gli elementi probatori emersi, hanno portato all’iscrizione nel registro degli indagati, per l’ipotesi di peculato, oltre al presidente Sanchini, anche tutti i 13 componenti del Comitato di Gestione dell’ATC 19. Sono indagati anche i due revisori dei conti incaricati dall’Amministrazione Provinciale di Siena di appurare la correttezza dei fatti gestionali riportati nella documentazione ufficiale. Per i due professionisti, l’ipotesi di reato è quella di falso ideologico commesso dal pubblico ufficiale in atti.
Gli indagati, secondo quanto emerso dalle indagini, oltre ad aver richiesto rimborsi per spese non documentate e verosimilmente mai sostenute, hanno ignorato le limitazioni imposte dalla legge sulla spending review, introdotte dal 2010, riguardanti l’ammontare massimo dei gettoni di presenza spettanti ad ogni consigliere. Quelli fruiti dagli indagati, infatti erano pari a circa 55 euro a fronte di un limite massimo di 30€. Nei confronti del presidente Alfio Sanchini, in accoglimento della proposta del P.M. Natalini, è stato altresì disposto dal GIP di Siena Ilaria Cornetti, il sequestro di tutte le somme di denaro indebitamente percepite ammontanti a circa 40.000 €.