SIENA. In na intervista rilascata a Il Sole 24 Ore, il presidente della Fondazione Mps, Marcello Clarich ha affermato che la quota dell’ente nel Monte dei Paschi è destinata a ridursi “drasticamente” in vista dell’aumento di capitale e dell’eventualità di un’aggregazione con un altro istituto. “Avendo davanti un aumento di capitale del Monte la cui entità è ancora da definire e poi, forse, un’aggregazione che diluirebbe ulteriormente gli azionisti attuali, il 2,5% della Fondazione Mps è fatalmente destinato a ridursi in maniera drastica. Sul prossimo aumento di capitale di Banca Mps faremo le valutazioni a tempo dovuto ma dobbiamo diversificare il rischio e assicurarci un reddito che permetta alla Fondazione di svolgere il suo ruolo sul territorio con una prospettiva molto diversa dal passato. Certo, lo statuto ci vincola a perseguire l’obiettivo di mantenere il legame del Monte con il territorio. Nei limiti del ragionevole”.
Sul tema Fondazione Mps, che detiene il 2,5% di Mps, si sta confrontando con i due soci del patto di sindacato (Fintech con il 4,5% e BTG Pactual con il 2%), ma ciascuno deciderà in autonomia, dice Clarich. I tre soci, invece, presenteranno una lista per il rinnovo del Cda con sei nomi. E sulla conferma degli attuali vertici, Clarich osserva che “in tempi di tempesta non si cambia il timoniere. Il giudizio della Fondazione su ciò che il presidente Profumo e l’AD Viola stanno facendo in questa fase così delicata di negoziati con la Bce e la Commissione europea è assolutamente positivo e ritengo che gli altri azionisti del patto condividano questo giudizio”.