ASCIANO. «Ho apprezzato la tempestività con la quale il Governo è andato a fare chiarezza in una vicenda che era completamente sfuggita di mano, ma non posso non sottolineare come tutto il territorio senese ne esca profondamente penalizzato». Così il sindaco di Asciano Paolo Bonari interviene in merito al nuovo decreto legge sull’Imu agricola. «E’ evidente che per noi la toppa è peggiore del buco – prosegue Bonari – e continua a creare problemi non solo nel merito ma anche nel metodo, visto che Asciano nel 2014 non aveva deliberato un’aliquota specifica per i terreni agricoli. Siamo inoltre costretti a ‘cestinare’ anche l’idea di spostare la sede legale del Comune a Chiusure perchè non varrebbe a niente dopo il decadimento del criterio altimetrico. Dopo un’attenta analisi della situazione – sottolinea il primo cittadino di Asciano – abbiamo deciso di propendere per l’interpretazione meno onerosa per gli agricoltori, con l’applicazione dell’aliquota base del 7,6 per mille riferita appunto al 2014 e rinviando ai prossimi mesi la determinazione dell’aliquota per il 2015. Una decisione supportata da diversi pareri che spero possa quantomeno lenire il danno subito dalle nostre aziende. Ma la battaglia su questa vicenda non si ferma qui. Nelle prossime settimane saremo al fianco di quei Comuni e di quelle associazioni che già stanno chiedendo al Governo una modifica radicale del decreto – conclude Bonari -, per tornare a comprendere nelle fasce di esenzione anche le aree collinari svantaggiate come la nostra e come quella degli altri 20 Comuni della provincia di Siena che dal 2015 si troveranno a pagare interamente».