PIENZA. E' stato approvato dal Consiglio comunale il Piano strutturale (Ps), una specie di lasciapassare che governerà l’intero territorio comunale attraverso politiche di tutela e d’intervento per i prossimi vent’anni. Ha votato a favore la maggioranza, astensione delle minoranze, dopo l’adozione avvenuta nel novembre scorso.
Trentatré le osservazioni presentate, di cui solo due accolte, diciassette respinte nel merito, sette non pertinenti al Piano, quattro respinte con modifiche e quattro parzialmente accolte con modifiche di norme del Ps. Oggetto delle osservazioni sono stati soprattutto la riduzione delle volumetrie destinate a insediamenti produttivi, le modifiche di Piano che derivano dal vincolo di tutela indiretta delle mura di Monticchiello e le norme di tutela del territorio aperto."
“Il divieto di realizzare nuove piscine o le limitazioni del cambio di destinazione d’uso di edifici agricoli – ha spiegato il sindaco Marco Del Ciondolo -, ritenute non compatibili con i tratti distintivi del paesaggio della Val d’Orcia, così come la ferma decisione di vietare ogni nuovo fronte di cava sul fiume Orcia, rispondono a un preciso disegno strategico dell’amministrazione comunale, che nel Piano strutturale ha cercato di delineare una rigorosa politica di tutela del territorio. Rispetto all’adozione – commenta il sindaco – le novità più rilevanti riguardano le aree produttive, con l’accoglimento parziale di alcune osservazioni che consentono una maggiore elasticità d’intervento nel rispetto rigoroso delle volumetrie già adottate, come la possibilità di fare un interpiano o di sfruttare un metro in più in altezza. In generale, tutte queste richieste troveranno maggiore rispondenza nel Regolamento urbanistico”.
Presentata anche una delibera sul tema di classificazione delle strade extraurbane. Tre gli elementi approvati: la costituzione del catasto delle strade rurali e la relativa classificazione a strade comunali e vicinali di uso pubblico; l’approvazione di un regolamento, che prevede l’istituzione di un Consorzio misto tra pubblico e privato e l’approvazione di una bozza di statuto del Consorzio. “Siamo partiti dal lavoro di una consulta – ha detto il sindaco – che è stata di supporto anche nella redazione del Piano strutturale; tra le invarianti del Piano, infatti, dove sono generalmente fissate le situazione di fatto che si intendono conservare (di solito sono emergenze paesaggistiche, monumentali centro storici o siti preistorici etc), noi abbiamo voluto inserire anche la viabilità rurale che ha particolare interesse come percorso storico o paesaggisticamente rilevante. E’ una scelta importante – ha continuato Del Ciondolo – che interesserà la gestione di 36 km di strade comunali e 70 km di vicinali di uso pubblico. L’ultima classificazione delle strade rurali era stata fatta nel 1966 e rappresentò una vera e propria cesura di un’epoca, evidenziando una mutata mancanza d’interesse verso le campagne da parte dell’amministrazione comunale di allora, che dismise alcune decine di strade di uso pubblico nel periodo di maggiore spopolamento delle campagne. Oggi il ragionamento percorso da questa amministrazione è stato l’inverso, perché verso le campagne si sono ricreati interessi diversi, ma anche problematiche nuove (le sbarre e i cancelli delle proprietà che prima non c’erano mai stati), creando negli ultimi due decenni, una stato di conflitto tra i residenti, da sempre abituati a una libera fruizione del territorio, e i nuovi proprietari. Abbiamo scelto – ha chiuso Del Ciondolo – la via della coerenza verso la tipologia di sviluppo che si è creato in Val d’Orcia, anche con il Parco, cercando di spostare l’interesse pubblico verso una maggiore fruizione del territorio”.