CHIUSI. “Solo la memoria può costruire il futuro e per questo è importante almeno una volta all’anno fermarsi e riflettere bene su quello che è stato per fare in modo che non accada mai più. La giornata della memoria deve rappresentare nei cuori di ognuno di noi un momento di profonda riflessione e sono contento di aver visto negli occhi dei nostri ragazzi interesse e partecipazione. Le giovani generazioni rappresentano il futuro che non può concedersi il lusso di non avere memoria.”
Con queste parole il sindaco Stefano Scaramelli commenta le celebrazioni che si sono svolte a Chiusi in occasione della giornata della memoria e che hanno visto tra le varie iniziative anche la partecipazione degli studenti delle scuole secondarie del Comune e le classi quinte dell’istituto superiore Einaudi – Marconi, alla proiezione del film “Corri ragazzo corri” presso la multisala cittadina. I ragazzi hanno potuto guardare con gli occhi del cinema la storia, tratta da fati realmente accaduti, di Jurek che a soli nove anni sarà costretto alla fuga dal ghetto di Varsavia per sfuggire alla furia omicida nazista. Prima del film proprio i ragazzi della quinta superiore hanno raccontato ai compagni delle scuole medie, al sindaco e all’assessore alla qualità della vita Micheletti entrambi presenti, la propria esperienza nel campo di concentramento di Auschwitz visitato grazie alla partecipazione al “Treno della Memoria” organizzato dalla Regione Toscana.
“Ogni volta che i ragazzi tornano da Auschwitz – dichiara il sindaco – le immagini, gli odori e le sensazioni che hanno vissuto diventano palpabili nei loro racconti. Certi capitoli della storia dovrebbero solo vergognare l’intero genere umano, ma non possiamo voltare lo sguardo solo perché ne siamo inorriditi, al contrario dobbiamo continuare a guardare, leggere, ascoltare tutto ciò che può essere utile a capire che quei fatti non sono il frutto di una mente deviata in qualche film, ma che hanno fatto parte della realtà. Solo continuando a ricordare ci potremo difendere e sperare in un futuro dove non debba essere celebrata una seconda giornata della memoria.”