SIENA. Il Santa Maria della Scala non può essere la tela di Penelope della città. Il sollecito del Gruppo PD rivolto al sindaco e alla Giunta è una raccomandazione forte e responsabile con cui si affida all’esecutivo un progetto di massima importanza per la collettività, concreto e al contempo di forte valore simbolico. Per troppi anni il Santa Maria è stato gestito risolvendo al presente, mera, se pur significativa, voce di spesa nel bilancio.
Per questo rinnoviamo al sindaco, unico nostro referente diretto, e agli assessori delegati da lui nominati, fiducia nella volontà di operare e di rispettare quanto deliberato dal Consiglio, esortandolo a interrompere l’abuso reiterato dei ritardi argomentati, troppe congiunture sono state sottovalutate o non colte, non chiediamo di essere edotti sulle cause né possono essere motivo di soddisfazione le spiegazioni. L’impegno progettuale e il lavoro per il Santa Maria devono essere concreti, non possiamo assistere a una strumentalizzazione del tema, abusato troppo spesso: oggi si esige un passaggio anticiclico. Le scelte sul Santa Maria, così come è stato ribadito con forza dal compendio offerto dall’atto di indirizzo della Commissione Cultura votato dal Consiglio Comunale, non possono essere misurate e condizionate solo dalla sostenibilità finanziaria, depauperando semplicisticamente il progetto subordinandolo esclusivamente a quanto possiamo permetterci.
Non vogliamo continuare a mantenere il Santa Maria della Scala su un binario morto in attesa di un messianico finanziamento, come si faceva in passato, invece di dimostrare di credere veramente nella sua missione e nel suo ruolo per un rilancio della città anche con finanziamenti comunali dedicati. Il bilancio, rigorosamente sostenibile, è anche la proposta nel presente della città che immagina e rende
possibile il futuro. L’equilibrio di bilancio è una priorità imprescindibile, lo strumento di legittimità in
cui si operano meditate scelte programmatiche, selettive e coraggiose, una scrittura trasparente,
prodotto di una visione, che mette in evidenza quelli che sono gli assi portanti del progetto politico-
amministrativo. Occorre fare un salto di qualità che ci porti oltre la mediocrità, autorevoli e
responsabili, utili e non debolmente innocui o poco dannosi. In questo chiediamo al Sindaco e alla
sua Giunta la costanza di un massimo impegno, non il rimedio in extremis. A gran voce e
all’unanimità il 24 luglio il Consiglio tutto ha chiesto di uscire dall’emergenza della gestione diretta
depauperante per il ridotto respiro progettuale nei tempi e nelle risorse. Oggi vogliamo andare
avanti rifuggendo ogni banalizzazione o involuzione del percorso, pertanto respingiamo ogni
strabismo interpretativo e rifiutiamo di partecipare a un’inutile e anacronistica disquisizione sterile
che vede fazioni opposte sulla forma giuridica: abbiamo parlato per mesi di sostanza, lavorando in
ascolto e rispetto.
Ci aspettiamo che il sindaco faccia di più, che il lavoro della Commissione possa solo essere lo stimolo per un progetto non di rimedio o sostenibilità misurato da quello che oggi ci possiamo permettere. Non vogliamo nuove idee, pretendiamo, e siamo i primi a impegnarci, massimo lavoro nella progettualità concreta svolto con energia, trasparenza e coerenza. Il futuro è possibile solo progettando oltre la sostenibilità, investendo in modo oculato e responsabile. Sul Santa Maria della Scala il sindaco e la Giunta devono dimostrare la loro capacità di far vivere la città.
Rita Petti – presidente Commissione Cultura e Scuola – Gruppo PD