SIENA. Arriva un’importante novità per quanto riguarda il mondo delle api e del miele. Dal 19 gennaio infatti è stata istituita una vera anagrafe per la tracciabilità di questi animali che rappresentano un pilastro fondamentale per l’agricoltura di ogni paese. Sono questi piccoli insetti infatti, che permettono la riproduzione delle piante attraverso l’impollinazione. L’anagrafe è stata istituita per tutelare le api e gli apicoltori viste le gravi patologie che hanno colpito la popolazione apiaria.
Secondo le stime di Coldiretti, la produzione Made in Italy di miele di acacia, castagno, di agrumi e mille fiori è quasi dimezzata per effetto del clima ed è allarme per l’arrivo in Italia dell’insetto killer delle api, il coleottero Aethina tumida, che mangia il miele, il polline e la covata, annientando la popolazione di api o costringendola ad abbandonare l’alveare.
L’operatività dell’anagrafe delle api permette agli apicoltori di registrarsi sul portale del Sistema informativo veterinario accessibile dal portale del ministero della Salute, al quale potranno accedere operatori delle Asl, aziende e allevatori per registrare l’ attività, comunicare una nuova apertura, specificare la consistenza degli apiari e il numero di arnie o le movimentazioni per compravendite. Per venire incontro all’apicoltura, arrivano anche contributi per l’acquisto di arnie ed attrezzature per il nomadismo, c’è tempo fino al 30 gennaio 2015 per presentare le domande. La Regione Toscana ha messo a disposizione degli apicoltori un pacchetto di contributi per l’acquisto di arnie, macchinari ed attrezzature per il nomadismo che possono arrivare fino a 12.000 euro per beneficiario. Sono previsti inoltre contributi per finanziare l’assistenza tecnica, la formazione professionale degli apicoltori e le azioni di lotta alla varroasi, un parassita che mette a rischio la vita delle api.