SIENA. In un’intervista rilasciata al quotidiano La Stampa, il presidente del Monte dei Paschi, Alessandro Profumo, ha affrontato il tema del rinnovo dei vertici in scadenza ad aprile: “Per restare alla presidenza – ha detto – occorre combinare due volontà: la volontà degli azionisti e la mia volontà. Da qui ad aprile vedremo cosa fare. Se gli azionisti vorranno che resti e se io vorrò restare”.
Nell’intervista Profumo traccia un bilancio della sua esperienza al Monte, dicendosi convinto che “senza la coppia Profumo-Viola la banca non ci sarebbe più. Si può dire una risposta arrogante, ma sinceramente credo sia così”. All’intervistatore che gli chiede se rifarebbe tutte le scelte masse in atto dal suo insediamento, risponde: “Certamente sì ma penso che quel bilancio andrà fatto quanto la vicenda sarà chiusa”.
Il manager sottolinea anche che “oggi c’è un livello di governance molto buono, chiare distinzioni delle funzioni, comitati molto strutturati, è stato cambiato lo statuto per dare all’Ad pieni poteri. La banca è cambiata radicalmente, l’attivo è stato ridotto considerevolmente, abbiamo tagliato i costi di circa 900 milioni, cambiato tutta la prima linea di manager, c’è una banca operativa completamente nuova. Con buoni risultati: se prende i nove mesi vede che al netto delle operazioni straordinarie il margine è cresciuto del 13%”.