SIENA. Domani (27 gennaio), si celebra in Italia ed in molti paesi “Il Giorno della Memoria”, ricorrenza istituita dall’ONU nel novembre del 2005 per ricordare le vittime della Shoah e tutti coloro che hanno rischiato o perso la vita per aiutare i perseguitati del nazifascismo. In quel giorno, settanta anni fa, le truppe sovietiche dell’Armata Rossa aprirono i cancelli di Auschwitz, rivelando al mondo l’orrore dei campi di sterminio. Oggi quell’orrore ci interroga ancora e impone a tutti noi di essere “portatori di una memoria attiva”, per dirla con le parole di Primo Levi.
Occorre tenere viva la memoria e continuare a studiare per comprendere quali furono i fattori che scatenarono quella tragedia. Semi di odio che, purtroppo, ciclicamente vengono gettati nella storia, trovando, talvolta, terreno fertile. L’odio verso il diverso, l’intolleranza, la violenza furono tratti distintivi del nazionalsocialismo, ma anche del fascismo italiano che, anche con la promulgazione delle Leggi razziali, decise di seguire quella strada di morte. Come democratici abbiamo il dovere di continuare a promuovere una cultura che vada nella direzione opposta, sostenendo la diversità, il rispetto dell’uomo, sempre e comunque. Settant’anni e i campi di sterminio possono sembrarci lontani nel tempo e nello spazio. In realtà sono vicini a noi. Ce lo dice la storia, perché il nostro territorio pagò il suo tributo di sangue al nazifascismo. Ci troviamo poi in un tempo di incertezza e di crisi economica. Un tempo fecondo per preoccupanti derive xenofobe e razziste come ci dimostrano i successi di gruppi d’estrema destra o dichiaratamente fascisti in diversi paesi Europei. Da ciascun democratico e ciascuna democratica senese si alzerà, domani come ogni 27 gennaio, il ricordo di quegli anni terribili e la volontà di raccontare ancora una volta quella storia affinché sia non solo ricordo e celebrazione, ma anche ammonimento e ispirazione per il presente ed il futuro. Con negli occhi e nel cuore i valori della democrazia, della libertà e del rispetto di ogni uomo ed ogni donna al di là della sua fede, della sua cultura, della sua etnia delle sue idee.
Niccolò Guicciardini, segretario provinciale del Pd senese