SIENA. La Mens Sana 1871 vive un periodo particolare, più per l’ambiente che circonda la squadra che per la tensione verso la crescita del gruppo che interessa le dinamiche interne Mecacci e i suoi ragazzi. Sembra di essere tornati indietro di qualche anno, quando i soldi viaggiavano in abbondanza da queste parti, ogni sogno sembrava facile in questa città e ogni problema si poteva risolvere andando a bussare al bancomat di Piazza Salimbeni. La Polisportiva, certamente per sua colpa nel non aver seguito nella maniera giusta la Spa nei momenti opportuni, ripartendo da zero si è trovata ad affrontare costi che nessun’altra società sportiva di qualsiasi serie si prenda in esame ha dovuto sopportare. Si è ricomprata il tabellone centrale, quello che penzola sopra le teste dei giocatori, i rotor della pubblicità davanti alle panchine, perfino i palloni perché pare siano spariti anche quelli e comunque non erano suoi.
Dice il direttore sportivo Marruganti che bisogna sempre ringraziare i ragazzi che sono venuti a giocare qui scommettendo sul progetto di ripartenza e limitando pretese economiche che altrove avrebbero potuto garantire stipendi più consistenti. Tutti nuovi, per una società nuova che ha dovuto pagare alla Federazione una sessantina di migliaia di euro di parametri. Risparmiandoli, avrebbe potuto fare come la Fortitudo Bologna che senza battere ciglio, sembra che abbia investito 25.000 euro o giù di lì per firmare Marco Carraretto per i prossimi cinque mesi. Chissà che ne pensano coloro che questa estate affermavano di poter fare la squadra appoggiandosi solo sugli abbonamenti!
Invece un manipolo di individui, alla prima vera difficoltà, è partito subito verso una sterile ripicca più che contestazione, arrivando a far scrivere a qualche media frettoloso perfino di licenziamento dell’allenatore Mecacci in puro stile signor Bonaventura (“Alla prima che mi fai ti licenzio e te ne vai”), che è stato smentito dai fatti. Quello che è comprensibile per società in difficoltà tecnica come Empoli e Pavia che hanno appena esonerato i loro tecnici per dare una scossa all’ambiente a un passo dalla retrocessione è difficilmente spiegabile in casa della prima della classifica – anche se fino alla gara di ritorno Livorno avrà l’onore di esser prima a pari punti per aver vinto all’andata – alla prima crisi. La nostra ricetta è il lavoro duro in palestra per difendere duramente e con intensità costante durante le partite, e lavorare sulle spaziature in attacco per le evidenti difficoltà nell’uno contro uno in aree intasate. Al netto del mal di schiena, Chiacig garantisce una supremazia sotto canestro: farsi trovare pronti sullo scarico nei rimbalzi d’attacco, una statistica che ha reso poco alla Mens Sana in termini di punti.
Per tutto il resto c’era un bancomat che non esiste più. L’inferno della B era solo un ricordo di chi era giovane in un’altra epoca, che adesso sembra antidiluviana, ma che è tornata prepotentemente nella storia del basket mensanino. Solo discutere di inserire nel roster un Carraretto con la facilità con cui una volta si metteva dentro un McDonald qualsiasi vuol dire essere fuori dal mondo. McDonald, per chi non si ricordasse, è un giocatore USA arrivato a fine 2008 nella Montepaschi per fare il play di scorta, che collezionò 15 presenze senza alcun rilievo. Ma in tutto questo c’è una squadra che è partita sabato alla volta di Torino per una partita impegnativa. Il Cus, battuto agevolmente all’andata, domenica scorsa era di scena a Livorno dove ha ceduto i due punti ai labronici solo nel supplementare, con qualche rimpianto per alcune decisioni arbitrali “decisive” avverse proprio nei momenti topici.
Per dire che non ci sono vittorie scontate in questa serie B, coach Mecacci presenta così Cus Torino – Mens Sana 1871: “Sarà una gara difficile, quella di Torino. Gli avversari hanno aggiunto un giocatore di rilievo al roster, Mattia Magrini. Un giocatore da 20 punti a partita in una squadra in cerca di punti salvezza importanti, e hanno sfiorato la vittoria nelle ultime due gare in trasferta a Mortara e Livorno. Noi sappiamo che non ci possiamo permettere di sottovalutare nessuno, dato che non abbiamo fatto niente, e che dobbiamo portare avanti il nostro processo di crescita, consci delle difficoltà che ogni tanto ci capitano durante le partite. Hanno altri giocatori importanti e potrebbero riuscire a recuperare Sabbatini, che è un ottimo tiratore da tre. Dobbiamo esaltare i nostri punti di forza per venire a capo di questa sfida”.