SIENA. Perse tre delle ultime quattro partite, alla Mens Sana 1871 non è rimasto altro che leccarsi le ferite e aprire un profondo ripensamento del percorso fatto fino ad ora per giocatori e staff tecnico. Le critiche, infatti, non sono mancate. C’è stato, per la cronaca, anche un doveroso – per i giocatori – confronto con la tifoseria, che mai ha mancato di sostenere la squadra, senza toni accesi, se non di qualche singolo sui social media, che non manca mai di attaccare a testa bassa con richieste di dimissioni a destra e sinistra.
L’Edimes, nella tarda serata di martedì, ha esonerato il tecnico Bianchi. E’ penultima in classifica con 10 punti, alla pari di Empoli che ha sostituito il suo coach nella settimana in cui ha giocato contro Siena, ottenendo una sudata e meritata vittoria. Chiedere l’esonero di Matteo Mecacci, che ha portato la squadra al platonico titolo di campione d’inverno e al barrage di Coppa Italia – traguardi che a inizio stagione non erano nè nei programmi della società nè nei sogni dei tifosi a meno che qualcuno abbia bleffato a suo tempo – ci appare cosa inverosimile e insensata. Anche per la coerenza della dirigenza, che al primo intoppo, pur mantenendo ancora la testa della classifica non può farsi prendere dalla fregola del cambiare. Oggi quando si parla di sport, non solo il basket, si parla sempre di progetti: viene un momento in cui bisogna crederci.
Doppio confronto in Coppa Italia, dunque, contro la Tramec Cento la prossima settimana (29 gennaio in Emilia, 4 febbraio a Siena), formazione che ha una grande tradizione in questa categoria e che lo scorso anno fece lo sgambetto alle ambizioni della Fortitudo Bologna, facendole mancare il conclamato passaggio in A2 Silver. Sarà la cartina al tornasole delle ambizioni che la Mens Sana potrà nutrire per il prosieguo del campionato fornendo parametri di confronto con il girone B che sembra altamente competitivo con formazioni che anche rispetto a Siena hanno avuto a disposizione budget ben più consistenti (Udine, Montichiari, Fortitudo).
Come nel girone A pare che il budget più notevole sia quello della don Bosco Livorno, il cui direttore marketing & comunicazione Edoardo Tamalio ebbe a dire, in una intervista dello scorso settembre, di avere a disposizione la possibilità di “trovare un budget per partecipare a una Gold o una Silver”, e che sta praticando la strada del Consorzio per ottenere nei prossimi anni un flusso finanziario costante sul modello reggiano per consentire la sopravvivenza della società. E a Livorno di fallimenti di società di basket sono ben esperti, loro malgrado.
Nell’attesa, partita infrasettimanale per la Gecom che ospita Expo Inox Mortara, sconfitta a domicilio 53-85 il 15 ottobre e che, secondo le ultime informazioni, dovrebbe arrivare a Siena anche in formazione rimaneggiata. Confronto da prendere con le molle e da vincere per non alimentare altri dubbi e incertezze. Domenica 25 invece la squadra di Mecacci sarà impegnata al Palaruffini contro il Cus Torino, che chiude la classifica del girone A con 8 punti. Due occasioni per ritrovare gioco, entusiasmo e un pizzico di fiducia in sè stessi, e per provare qualche aggiustamento visto in allenamento.