SIENA. Aveva iniziato in mattinata il leader della Lega, Matteo Salvini, con un tweet: “Intanto il Monte dei Paschi di Siena, dopo l’annuncio di Renzi di volere mettere le mani sulle Banche Popolari, oggi in Borsa guadagna il 3,7%. Sono io che penso male o qualcuno vuole aiutare i kompagni?”.
Era solo l’inizio.
Guido Guidesi, deputato leghista capogruppo in Commissione Bilancio alla Camera, ha aggiunto: “Banche Popolari e istituti di credito cooperativo sono le uniche banche ad aver mantenuto un filo diretto con il territorio. Se questi istituti di credito saranno costretti all’accorpamento, a fusioni, addirittura a incorporazioni o a trasformarsi in SpA mancheranno contributi esenziali ai territori, diminuirà il credito e scomparirà definitivamente il rapporto umano tra banca e cliente”.
Allo stesso tempo, i capogruppo della Lega al Senato (Gianmarco Centinaio) ed alla Camera (Massimiliano Fedriga) annunciavano: “Ci riserviamo di presentare un esposto per aggiotaggio o abuso di informazioni privilegiate”, una volta conosciuti i termini del decreto salva-Montepaschi. Fedriga ha invitato Grasso a non firmare il decreto “salva Mps”.
Duri, dopo la bocciatura del referendum sulla legge Fornero sulle pensioni, i leghisti senesi: “La vendetta contro il mancato referendum abrogativo della Legge Fornero sia una battaglia a difesa dei territori delle popolari. Mancata abrogazione Fornero = battaglia sulle Popolari = Mps too big to save (troppo grande per essere salvata)”, ha tweetato Maurizio Montigiani, che ha aggiunto: “Vogliono colonizzare le Popolari per coprire le nefandezze del PD in MPS”. Non da meno il Segretario del Carroccio, Francesco Giusti, che ha scritto “La guerra sarà sullo schifoso provvedimento sulle Banche Popolari di questo Governo. Basta aiuti a Mps!”.
Il leit-motiv della Lega sembra essere questo: il “compagno Renzi” salva il Monte dei Paschi con una manovra paradossale e vergognosa, basta aiuti pubblici ad una Banca distrutta e governata da uomini che fanno riferimento al Partito Democratico, “una banca che licenzia, esternalizza, prepensiona ed esoda dipendenti”.
“Chiamiamo tutti i senesi a raccolta sabato 28 febbraio: invadiamo Roma per mandare a casa questo governo non eletto da nessuno. Questo è il momento delle scelte ed il contributo di tutti non può mancare: Renzi a casa, adesso o mai più”, afferma il Segretario del Carroccio, Francesco Giusti, che annuncia un pullman da Siena.
Lega Nord Siena