ASCIANO. Siccome i danni causati dal lupo sono tanti, troppi rispetto a quanti potrebbero essere sopportati, e siccome le istituzioni locali e regionali, si impegnano solo per dare contributi finalizzati a quelle assurde quanto fantomatiche ricerche che si perdono nella notte dei tempi, senza mai trovare soluzioni adeguate a risolvere un problema, che per loro risulta essere marginale, e siccome a questo gioco si prestano anche alcune associazioni degli agricoltori, leggi CIA, Coldiretti e Confagricoltura, altrimenti i soldi destinati all’agricoltura non sarebbero utilizzabili per tali finalità. Pensando che l’agricoltura e la zootecnia sono rimaste le uniche risorse reali della nostra provincia, e siccome gli indennizzi sono solamente una baggianata rispetto alla realtà dei fatti, e visto anche che il mondo agricolo è costretto a superare le difficoltà in proprio, facendo recinti che oltre a costare tanto modificano l’ambiente, o a mantenere a loro spese il desiderio e la passione di persone che nulla conoscono del territorio e delle difficoltà di tutti coloro che ne ricavano il proprio reddito; ( imprenditori e dipendenti ).
Messo insieme il tutto e considerato che oltre alle parole non si riesce a sentire o meglio a vedere null’altro, considerato poi che normalmente chi si pone alla testa della difesa di questi animali, da noi tutti ritenuti nocivi, non condivide l’azione e la fatica dell’allevatore, e dell’agricoltore, non conosce la raccolta degli asparagi, dei funghi delle castagne della caccia e della pesca, e non capisce i motivi che attraggono l’uomo verso la natura, come silenzioso e umile utilizzatore della medesima.
Visto poi anche che gli schemi della politica portano solo a cercare la mediazione nei confronti di chi urla più forte, magari stando comodamente seduto al bar, senza mai entrare in un bosco, o sostare vicino ad un fiume, o in un pascolo insieme alle proprie pecore, ecc. qualcuno di noi ha deciso di dire basta.
Non vi pare sia giunta l’ora di “ levare il vin dai fiaschi” e invece di pensare a tante stupidaggini che non risolvono alcun problema, cominciare a pensare di organizzare gli abbattimenti? Una volta esistevano i cacciatori di lupi che con il tipico fucile a canne mozze, definito lupara, talvolta riuscivano persino ad incassare taglie, vero, per questa via il lupo si era quasi estinto, e io aggiungo, per fortuna.
Il lupo, nei nostri territori è incompatibile con troppe attività, esso non caccia il capriolo, perché troppo più veloce di lui, ci prova con il cinghiale ma con scarsi risultati, allora cosa può esserci di meglio degli animali allevati? Davanti a questi eventi, l’allevatore è giusto o no che possa difendere se stesso e il proprio lavoro? a mio modesto parere è assolutamente legittimo, abbattiamo questi assurdi animali o rinchiudiamoli dove non abbiano la possibilità di arrecare danni alla collettività, ma basta con queste stragi che toccano il cuore., e il portafogli di chi lavora.
Massimo Mori