SIENA. Si è concluso a Rocca Salimbeni, la riunione del Consiglio d’amministrazione di banca Monte dei Paschi con all’ordine del giorno la risposta da dare ai vertici della Banca Centrale Europea incontrati nella giornata di ieri dopo i rilievi sul capital plain. Secondo le ultime indiscrezioni circolanti stamattina, l’ammontare dell’aumento di capitale potrebbe salire dai 2,5 miliardi previsti sino ad oggi a ben 4,5 miliardi di euro. Non ci sono, invece indiscrezioni sull’incontro di ieri (15 gennaio) tra l’ad Fabrizio Viola e il presidente Alessandro Profumo, e Danièle Nouy, capo della vigilanza della BCE.E’ possibile che, nel corso della riunione, i due manager di Mps abbiano presentato il capital plan concepito per porre rimedio al buco di 2,1 miliardi di euro emerso nell’ambito degli stress test di ottobre. I “rumors” dicono che sarebbe stata anche illustrata la modalità prevista per contabilizzare i 3 miliardi di rettifiche rimasti, che con ogni probabilità verranno contabilizzati nel bilancio del 2014.
Intanto arriva una doccia fredda da Ubi Banca: “E’ assolutamente falso, non è proprio all’ordine del giorno”, ha detto ‘ad di Ubi Banca, Victor Massiah, interpellato sull’ipotesi un’acquisizione da Mps degli sportelli ex-Antonveneta, da parte dell’istituto bresciano. Riferendosi alle indiscrezioni secondo cui il tema sarebbe stato affrontato in consiglio nei giorni scorsi ha sottolineato: “Siamo un po’ dispiaciuti che si diano notizie scorrette su una società quotata”.
Rispetto al consolidamento del settore bancario non c’è “ancora niente” sul tavolo, ha detto Massiah, dopo che Ubi è stata indicata come possibile polo di aggregazione del settore, alla luce del risultato positivo ottenuto con gli stress test della Bce.
“Bisogna aspettare il consolidamento delle regole del gioco”. nterpellato sulle indicazioni di Draghi relative ai nuovi
requisiti patrimoniali minimi per le banche, Massiah si è limitato a rispondere: “Siamo ancora in un discorso di confidenzialità”.
Iniziata invece nella sede della Fondazione la riunione della Deputazione amministratrice che deve prendere in esame una serie di dossier, tra cui quello riguardante l’eventuale partecipazione al futuro aumento di capitale di Banca Mps.
Aggiornamento delle ore 18
Dopo circa cinque ore di discussioni, il cda del Monte dei Paschi è terminato senza alcuna decisione precisa, in attesa di quanto dirà la BCE del prossimo 4 febbraio. I consiglieri si sono allontanati alla spicciolata senza rilasciare dichiarazioni o addirittura svicolando da uscite secondarie. Le decisioni di banca Monte dei Paschi arriveranno solo dopo tale responso.
Allo stesso modo la Deputazione amministratrice della Fondazione ha lasciato in sospeso ogni decisione sulla partecipazione o meno all’aumento di capitale, rinviando a febbraio ogni ipotesi, sentiti anche i consulenti del Credito Fondiario.