di Augusto Mattioli
SIENA. Ai passati vertici dell’Enoteca italiana devono essere fischiate le orecchie nella serata di mercoledì scorso quando si è svolto l’incontro organizzato da Sel sulla situazione dell’ente nei locali del bastione San Filippo.
Un incontro per fare il punto sulla situazione davvero drammatica come emerge dalla decisione di mandare a casa sette dipendenti mentre altri sei sono rimasti a part time. Anche se non si capisce a fare cosa perché sembra mancare qualsiasi idea di cosa fare di un ente che avrebbe un ruolo fondamentale per la valorizzazione del settore vinicolo, che nel senese ha un ruolo economico importantissimo per le sue produzioni di qualità.
Un incontro che avrebbe potuto essere l’occasione per chiarire qualcosa di più sul futuro dell’Enoteca solo se fossero stati presenti il sindaco Bruno Valentini o almeno il suo vicesindaco Fulvio Mancuso.
Il problema che l’Enoteca si porta dietro è un pesante passivo di oltre quattro milioni e mezzo di euro, frutto di una evidente mala conduzione delle attività da parte dei passati vertici come ha ricordato in un duro intervento il commercialista Giancarlo D’Avanzo che ha accusato espressamente l’ex direttore generale dell’ente Fabio Carlesi, da sempre in stretti rapporti con Alfredo Monaci, di avere provocato il dissesto.
L’ex presidente dell’enoteca Riccardo Margheriti ha fatto il punto della situazione facendo anche proposte perchè l’ente senese possa riprendere la sua attività, sottolineando che occorre fare dei progetti credibili in base ai quali ottenere finanziamenti. Realizzando una nuova struttura gestionale libera dal fardello dei debiti che dovrebbero essere a carico di chi li ha fatti. E di cui si dovrebbero fare carico i vari soci che evidentemente non sono stati attenti come dovevano. In sostanza dovrebbe essere messa in piedi una new company.
Nel corso dell’iniziativa si è parlato di un incontro con la Regione da cui dovrebbe arrivare un milione di euro. Secondo Margheriti però “sarebbe del tutto inutile andare a Firenze senza un progetto di sviluppo vero”. Che da parte del settore vinicolo potrebbe avere attenzione come è emerso dall’intervento di un operatore. Bisognerà vedere però quali sono le intenzioni del Comune di Siena per rilanciare il ruolo dell’Enoteca, la cui sede della Fortezza rischia il degrado completo. Una sede che negli anni l’ente ha valorizzato con costosi interventi di restauro. Margheriti ha annunciato l’intenzione di Sel di presentare in consiglio comunale una mozione riguardante tutta la situazione dell’enoteca per capire cosa vuol fare l’amministrazione comunale.
Ps. I soci dell’ente: la Provincia di Siena, l’associazione commercianti, l’associazione industriali (che di recente ha lasciato), la Camera di commercio, i comuni di Castelnuovo Berardenga, Montalcino . di Montepulciano, di Montespertoli, di Siena e di Chiusi, la Cia, la Federvini la Regione , l’Unione italiana vini, l’Unione agricoltori di Siena, il Consorzio agrario, la Legacoop agroalimentare,Confederazione italiana agricoltori,Confederazione nazionale coltivatori diretti, Confederazione generale agricoltura italiana