SIENA. C’è ancora Profumo di record per il Monte dei Paschi di Siena: mentre da un lato Piazza Affari chiude a Milano con un lusinghiero +0.48%, MPs tocca il minimo storico con 0.457 per risalire al conclusivo 0,464 finale che vale in percentuale -6,88. Giornata condita dalla sospensione del titolo per eccesso di ribasso, totalmente vanificato l’effetto positivo dell’aumento di capitale da 5 miliardi di tarda primavera. Caccia serrata della stampa a gestori di fondi e addetti ai lavori per scoprire le cause del nuovo flop del titolo. Alla fine pare che la colpa sarebbe da attribuire allo stesso Profumo, reo di aver rilasciato una intervista alla stampa austriaca nella quale avrebbe negato l’esistenza di trattative con investitori cinesi. La notizia, se confermata, dovrebbe essere una inspiegabile gaffe: è risaputo che senza aiuti sarà troppo difficile per la banca più antica del mondo salvarsi dal fallimento.
Il Monte dei record. Negativi
Gaffe o calcolo? Se dietro al manager genovese ci fosse davvero una regìa occulta che ripete continuamente lo stesso schema per guadagnare tempo e ripulire dalle scorie tossiche la banca in attesa di riprenderne il controllo, propenderemmo per la seconda ipotesi: calcolo. D’altra parte la fila delle gaffe e degli errori di valutazione è diventata talmente lunga che un azionista appena attento agli avvenimenti avrebbe già chiesto la testa del presidente… E a proposito di repulisti, Mps proprio oggi ha raggiunto un accordo con Fortress per i crediti deteriorati…
Possibile che ci sia una regìa occulta? Le solite fantasie di Red. Dal marzo 2012 (http://www.ilcittadinoonline. it/economia-e-politica/mps- siena-e-il-gioco-delle-tre- fondazioni.html/ ), molte volte abbiamo fatto conoscere ai nostri lettori una realtà semisconosciuta di seconda fila ma di primissimo piano come le fondazioni politiche, inventate da Massimo D’Alema nel 1999 con apposita legge dello Stato, per permettere alla politica di rastrellare soldi in barba a qualsiasi divieto di finanziamento pubblico ai partiti, per di più senza l’obbligo di renderne conto all’opinione pubblica. Adesso che cinque di loro sono finite nell’indagine su Mafia Capitale, le solite fantasie di Red sono diventate conferme. E se davvero i CdA del Monte dei Paschi continuassero ad alimentare lo stesso sottobosco politico come faceva a suo tempo il donatore del Pd Giuseppe Mussari? La fondazione Italianieuropei edita una rivista che nessuno può leggere, presumibilmente infarcita di pubblicità che nessuno può vedere. Non si trova in edicola, non è depositata una copia alla Biblioteca degli Intronati: perché pagare per una pubblicità che nessuno può conoscere? Già detto, fantasie.