SIENA. CGIL FP, CISL FP, UIL FPL e la RSU aziendale proseguono nella mobilitazione dei lavoratori della Provincia di Siena convocando un’assemblea-presidio del personale in piazza Duomo per il 18 dicembre dalle ore 15.30 alle 17.00 con l’occupazione della sede istituzionale e della sala del Consiglio provinciale. “La nostra azione non si ferma” – spiegano i sindacati e la RSU che hanno già effettuato un presidio di fronte alla sede della Regione Toscana (“che sul tema è in incomprensibile stallo”), un confronto con l’Assessore regionale Bugli, nonché un presidio davanti al Senato (oggi). “I nostri obiettivi – proseguono i sindacati – sono quelli di far modificare al Senato la legge di stabilità che mette a rischio con i suoi devastanti tagli le funzioni e i servizi e i posti di lavoro. Contrasteremo in ogni modo, con ogni mezzo le vergognose scelte politiche che oltre a pregiudicare il diritto di prossimità e di sussidiarietà dei cittadini sviliscono la dignità e la professionalità dei lavoratori e delle lavoratrici delle Province”. “Con questa legge di stabilità – spiegano – la Provincia di Siena nel triennio 2015-2017 dovrà ridurre del 75 % le risorse per l’erogazione dei servizi, quindi meno manutenzione delle strade e delle scuole, meno protezione civile, meno controllo del territorio e dell’ambiente, meno servizi per il lavoro e la formazione, con la totale incertezza rispetto alle funzioni attualmente delegate all’ente Provincia. Gli emendamenti alla legge di stabilità che Chiamparino ha definito apocrifi oggi sono concreta realtà, il taglio del 50% della spesa per il personale a far data dalla decorrenza della legge 56, prospettano scenari di mobilità e di riallocazione verso nessuna certezza per circa 2000 lavoratori provinciali a livello regionale. “Invitiamo pertanto – concludono CGIL FP, CISL FP, UIL FPL e la RSU aziendale – tutti i cittadini, tutte le forze politiche e le associazioni e tutti i livelli istituzionali a partecipare all’iniziativa sindacale per confrontarsi con noi sulla drammatica situazione che si sta profilando. La legge di stabilità inoltre vanifica sia l’applicazione della legge Del Rio (da noi sempre contrastata) e tutti i protocolli sottoscritti dalle organizzazioni sindacali con il Governo e la Regione a tutela del personale. NOI NON CI FERMEREMO DAVANTI A QUESTA DERIVA DEL SERVIZIO PUBBLICO!”.