SAN GIMIGNANO. Siamo i genitori di due alunni che frequentano l’Istituto Enogastronomico e Alberghiero di San Gimignano, sconvolti e rattristati per come è mal gestita ed abbandonata a se stessa questa scuola, la cui istituzione probabilmente ha fatto più comodo a qualcuno per ragioni economico-politiche, che non per dare un futuro ai nostri ed ai vostri figli.
Se decidete di mandarli a studiare in questo istituto almeno sappiate che in quattro anni le istituzioni, quindi la Provincia di Siena, i Sindaci, i Presidi non sono stati in grado neanche di acquistare “la macchina del caffè”…si avete capito bene, la macchina del caffè per le esercitazioni di sala e ricevimento..…mancano ancora gli strumenti essenziali e fondamentali come “l’abbattitore di temperatura, la macchina per la pasta, una dispensa, carrelli portavivande, mobile di servizio, ecc…”. Non ci sono neanche i tavoli adatti, se non quattro tavolini da bar, per far accomodare ed insegnare a servire a tavola! Vi starete chiedendo se scherziamo? Purtroppo no e la cosa grave è che nessuno se ne sta prendendo carico, rimpallandosi, all’italiana, la responsabilità. Ma il bello deve ancora venire…NON CI SONO LE CUCINE PER FARE LEZIONE!!!…se non quelle della mensa comunale, ma disponibili solo il sabato mattina e per una sola classe.
Gli alunni devono andare a fare lezione di cucina in una struttura esterna, nel ristorante del campeggio comunale di San Gimignano, distante alcuni chilometri dalla scuola, che è disponibile soltanto da ottobre ad aprile. Quest’anno le lezioni in tale struttura sono addirittura iniziate in ritardo per il mancato accordo fra la Provincia di Siena ed il Ristorante, per poche migliaia di euro sull’affitto dei locali.
La ciliegina sulla torta però è l’aula di informatica, chiusa perché non c’è l’agibilità per la sicurezza, essendo i cavi elettrici di collegamento dei computer non sistemati a dovere ed integrati con i banchi, fra le altre cose da sostituire perché obsoleti.
Ora, noi chiediamo al Sig. Preside Dott. Neri dell’Istituto Agrario di Siena, ma capisce di cosa stiamo parlando? Cosa sta facendo lei per questa scuola? Per quale motivo (ma forse lo immaginiamo), ha voluto accorparla sotto la sua scuola, lasciandola in totale balia di se stessa? Un buon manager di azienda controlla che gli ambienti siano a norma e in sicurezza, che i suoi operai abbiano gli strumenti adeguati e sufficienti per lavorare.
Alcune domande vorremmo porle anche al Dott. Gennai e Dott.ssa Frangipane: ”Ma perché la Provincia di Siena non chiude questa scuola visto che non ha i soldi, la volontà e soprattutto la capacità per organizzarla e gestirla come una scuola seria?”
Non vogliamo entrare nel merito di come vengono distribuiti i soldi in Italia per la scuola dell’obbligo, è sufficiente guardare un telegiornale per avere la risposta. Stipendi, pensioni e finanziamenti sprecati in maniera oscena, senza il minimo senso di vergogna, ma un Istituto Enogastronomico Alberghiero senza cucine, tavoli, carrelli, con aule di informatica con fili scoperti, per di più in quella che è o dovrebbe essere la città “Fiore all’occhiello della Toscana”, che senso ha?
Non possiamo accettare che il futuro dei nostri figli sia in mano a questa società malata ed inconcludente.
Ci sembra che questa situazione di disagio sia una mancanza di rispetto non solo per gli alunni e le rispettive famiglie ma anche per tutto il corpo docenti che potrebbe operare al massimo della creatività ed invece è costretto ad arrabattarsi con i pochi strumenti a disposizione.
In questi giorni, nell’Istituto in questione, si tengono alcuni appuntamenti di OPEN- DAY e ci teniamo a precisare che il nostro articolo non vuole sminuire l’eccellente lavoro che questi ragazzi hanno svolto e svolgono guidati dai loro professori (professionisti), lavoro per il quale danno sempre il meglio cercando di coltivare il sogno della loro vita. Purtroppo c’è chi per inadaguatezza, irresponsabilità e indifferenza questi sogni li calpesta ogni giorno.
Questa sarà la prima di una lunga serie di lettere ed esposti che diffonderemo all’opinione pubblica, coinvolgeremo a breve Striscia la Notizia, e valutando, in sede legale, se ci siano gli estremi anche per un’eventuale richiesta danni per aver illuso e ingannato genitori e figli, presentando la scuola in un modo ben diverso da come è nella realtà.
La cosa che ci fa ancora più rabbia è che immaginiamo, che se ci sarà una risposta, sarà del tipo: “Ci stiamo lavorando…ne stiamo discutendo…abbiamo chiesto dei preventivi…attendiamo delle valutazioni…bla, bla, bla,…bla, bla, bla…”, e intanto sono passati e passeranno giorni, settimane, mesi e sicuramente anni.
Tutti questi studenti resteranno abbandonati a loro stessi, come è successo fino ad oggi, aspettando che la politica, nascondendosi dietro la solita facciata ipocrita, fatta di promesse, continui a non fare assolutamente niente!
Lettera firmata