Coach Ricci presenta la partita
SIENA. Nell’anticipo della decima giornata di andata, domani sera (4 dicembre) alle 21 la Virtus scenderà in campo al Palaperucatti per affrontare la Liburnia Livorno (radiocronaca diretta su Radio Siena). Obiettivo dichiarato è certamente la vittoria, per provare a dare continuità agli ottimi risultati dell’ultimo periodo ed a rimanere attaccata alla capolista San Miniato. Sarà un match molto difficile, però, per i virtussini che oltre ad affrontare una formazione in cerca di riscatto dopo un inizio altalenante, si troveranno a far fronte ad una vera e propria epidemia influenzale che ha messo ko Imbrò, Zeneli, Mugnaini e Nasello, tutti in dubbio fino all’ultimo momento. Coach Daniele Ricci ci presenta la gara.
Domani al Palaperucatti arriva Livorno, altra occasione buona per dare continuità all’ottimo momento che sta vivendo la Virtus…
«Il nostro buon momento è frutto dell’umiltà, della voglia di essere protagonisti, dell’ottima condizione fisica e della capacità mentale di lavorare insieme in palestra, se non dimenticheremo queste cose avremo altri buoni momenti».
Nonostante una classifica deficitaria, i labronici sono una formazione da prendere con le molle, con alcune individualità di rilievo. Che partita ti aspetti?
«Livorno è una delle squadre più forti di questo girone, è partita non bene ma è una squadra fatta per far bene. La classifica non dice tutta la verità anche se da qui alla fine dell’anno avrà sicuramente delineato alcuni valori e chi potrà impegnarsi per qualcosa di importante. Mi aspetto una partita come tutte quelle che abbiamo giocato e che giocheremo, nessuno ci ha regalato nulla, a nessuno vogliamo regalare nulla. Sarà una partita difficile contro giocatori di qualità».
Nelle ultime uscite il primo quarto è stato decisivo per la costruzione della vittoria. Quanto sarà importante anche domani l’approccio alla gara?
«L’approccio alla palestra e non solo alla partita è sempre decisivo, i ragazzi in questo ci stanno seguendo, stiamo recuperando tutti i nostri giocatori e se riusciremo ad allungare le rotazioni sicuramente potremo continuare a far bene. Il primo quarto non è mai decisivo, magari abbiamo complicato la vita all’avversario, ma non ricordo di aver vinto mai una partita con 30 minuti da giocare».
Quanto è stato importante aver ritrovato alcuni elementi del roster che in avvio di stagione avevano faticato ad entrare in condizione?
«In questo girone è fondamentale, la profondità delle rotazioni farà la differenza all’arrivo. Tutte le squadre hanno buoni quintetti, chi arriverà alla fine avrà avuto anche buone rotazioni. Vale un po’ il discorso delle vittorie al primo quarto, non abbiamo mai vinto niente con il solo quintetto iniziale».
La forza di questa squadra è il gruppo, 13 giocatori che danno tutto sia in allenamento che in partita. E’ questo il segreto della Virtus?
«È questa la forza di ogni squadra, di ogni gruppo, di ogni organizzazione che vuole avere risultati che non siano frutto della fortuna o del momento. Non siamo 13, ma molti di più perché nel gruppo, nel bene e nel male ci saremo sempre anche noi dello staff tecnico ed in questo senso voglio ribadire l’assoluta qualità umana e tecnica che hanno Edoardo Ceccarelli e Maurizio Tozzi, oltre a tutto lo staff, accompagnatori, medico, preparatore e fisioterapista, che ci seguono giornalmente e ci danno tranquillità in ogni momento. Avevo detto fin da subito che avremo avuto una maggior qualità per questo motivo, dopo 9 giornate posso ribadire chiaramente che avevo ragione. Poi è ovvio che in campo ci vanno i ragazzi e sono loro gli assoluti protagonisti, coloro che ci fanno vivere questo buon momento iniziale».