A Palermo posta l'attenzione su agricoltura e risorse idriche
SIENA. Ricerca e innovazione per una rinnovata cooperazione euro-mediterranea, finalizzata a favorire la crescita sociale ed economica, secondo i principi della sostenibilità e dell’inclusione, per contribuire allo sviluppo, alla pace e alla stabilità. E’ questo il concetto che sta alla base del programma “PRIMA” (Partenariato per la Ricerca e l’Innovazione nell’Area Mediterranea), di cui ha parlato il Ministro dell’Istruzione, università e ricerca, Stefania Giannini, durante la “Conferenza Euro-Mediterranea sull’Agricoltura”, che si è tenuta oggi (28 novembre 2014) a Palermo, nell’ambito della Presidenza italiana del Consiglio dell’Unione Europea, alla presenza del Ministro Maurizio Martina e dei Ministri dell’Agricoltura dell’area.
Sviluppare soluzioni innovative e promuovere la loro applicazione da parte degli utenti, in primo luogo gli agricoltori, per migliorare l’efficienza, la sicurezza e la sostenibilità delle produzioni alimentari e delle risorse idriche è lo scopo principale del programma PRIMA, che ha raccolto numerosi consensi, tanto che sono 14 i paesi che si sono già impegnati anche finanziariamente a sostenere il Programma.
Il programma PRIMA, che la prossima settimana sarà presentato formalmente ai ministri dell’Educazione europei a Bruxelles, è stato preparato da un Comitato di esperti di tutti i Paesi Euro-mediterranei coordinato dal professor Angelo Riccaboni, rettore dell’Università di Siena.
Per consentire la più elevata possibile integrazione delle politiche nazionali su temi così rilevanti e complessi, gli Stati membri proporranno alla Commissione Europea di attuare il Programma PRIMA secondo quanto previsto dall’articolo 185 del Trattato sul funzionamento dell’Unione europea (TFEU), che, per i progetti di ricerca ritenuti di più elevato rilievo per l’Unione Europea, consente di attivare innovativi meccanismi di coordinamento scientifico, finanziario e gestionale.