di Filippo Tozzi
SIENA. “È stata una settimana intensa. Siamo stati a cena con i tifosi martedì scorso, mercoledì siamo stati ospiti della Contrada Sovrana dell’Istrice e ieri sera abbiamo partecipato alla serata al club dei Fedelissimi. Non posso che confermare ciò che avevo solo anticipato nei mesi scorsi. Siena si fonda sull’appartenenza e io che cerco di insegnare questi valori da anni mi sento a casa”. Massimo Morgia introduce così la conferenza stampa alla vigilia dell’impegno di domani in cui i suoi bianconeri ospiteranno lo Spoleto dell’ex Ezio Brevi. “La maturazione del gruppo procede bene – ha proseguito Morgia – Dopo tre mesi i rapporti si stanno stringendo sempre più all’insegna della sincerità. Si stanno creando quelle sinergie di cui parlavo nelle prime interviste in estate e si sta creando quel sentimento di appartenenza che contraddistingue le mie squadre. Questo rende la mia esperienza a Siena ancora più appagante, anche perché ho alcuni legami familiari con questa città”. Tornando al rettangolo di gioco, domani Morgia dovrà fare a meno anche di Titone e Crocetti squalificati, oltre agli infortunati Riva, Collacchioni, Vergassola, Redi e Galasso. “Da un certo punto di vista, l’approccio alla gara è più semplice così – ha ironizzato il tecnico – Se avessi avuto tutti a disposizione avrei dovuto fare esclusioni importanti, cosa che non devo fare adesso con gli uomini contati”. Parole che aprono la strada alla riconferma della formazione che ha battuto il Trestina con gli innesti in attacco di Russo e Santoni. “Nessuno dei due ha i novanta minuti nelle gambe – ha dichiarato il tecnico bianconero – Santoni è rientrato in gruppo solo a inizio settimana dopo un mese ai box, mentre Russo non ha fatto la preparazione e viene da un anno in cui non ha mai giocato”. Anche se saranno loro i titolari insieme a Minincleri, non è inverosimile ipotizzare la necessità di un cambio in corsa. A disposizione ci sono Venuto e Varricchio, che secondo Morgia può essere adattato anche a esterno del tridente. Per il resto, Giovanelli continuerà a guidare la difesa e Zane avrà in mano le chiavi del centrocampo in coppia con Diomande. “Secondo l’assurdo sistema delle quote, Giovanelli è parificato a Collacchioni nonostante la differenza di età e di esperienza. Ciononostante, è un ragazzo encomiabile per impegno, dal momento che si adatta in un ruolo difficile e sopperisce alla minore esperienza con entusiasmo, tecnica ed energia. Zane invece è stata una scoperta. Ottimo senso della posizione in campo, a cui unisce doti di quantità ed un mancino che non ha nulla a che vedere con la categoria”. Il mercato si avvicina e l’arrivo di Bigoni (disponibile dalla prossima gara contro il Villabiagio) è stato il primo passo. Il presidente Ponte ha parlato di movimenti in uscita tra le quote, ma Morgia ha specificato che “tra i giovani protagonisti non si muoverà nessuno. Quelli che hanno sempre giocato fino ad oggi e che fanno parte del progetto tecnico resteranno con noi – ha proseguito il tecnico – In ogni caso, stiamo comunque valutando operazioni in entrata. Marino è un ’96 e continua ad allenarsi con noi, mentre per quello che riguarda Cipriani prosegue la trattativa con il Grosseto”. A proposito di giovani, domani i bianconeri affronteranno una delle squadra più “verdi” dell’intero girone E, con Noviello senatore e bomber classe 1994. “Dobbiamo evitare di ripetere gli errori di sabato scorso – – ha concluso Morgia – Mi riferisco alle espulsioni, anche se la squalifica di Crocetti sembra eccessiva. L’arbitro ha considerato violento il gesto del calciatore, anche se la mano non va sul volto del portiere Ceccagnoli. So che la società intende fare ricorso, ma la documentazione per immagini non è ammessa e molto probabilmente la punizione resterà invariata. Lo scorso anno, Nocentini fu accusato a torto di aver sputato ad un avversario e fu squalificato per 5 giornate. Provammo con le immagini che lo sputo non c’era stato ma le giornate di squalifica rimasero invariate. Molto spesso i giovani arbitri sentono la pressione di non dover apparire soggetti al blasone della Robur e l’effetto sul campo è una sudditanza psicologica rovesciata nei nostri confronti”.