"Non c’è nessuna idea di favorire o attrarre un Outlet nella nostra città" ha detto il sindaco
SIENA. In un’interrogazione orale urgente, presentata questa mattina in Consiglio comunale, Laura Sabatini e Alessandro Trapassi (Siena Cambia) hanno chiesto al Sindaco informazioni circa la possibile realizzazione di un Outlet a Isola d’Arbia.
Laura Sabatini, nell’evidenziare come “un grande centro di distribuzione significherebbe un impoverimento irreversibile per l’intera rete commerciale del centro e della periferia di Siena, e lo stravolgimento di una programmazione commerciale e urbanistica che hanno fatto nascere le attuali realtà in Massetana Romana e nei viali Toselli e Europ”, ha sottolineato come un’operazione di questo genere si prefigurerebbe come “una vera e propria speculazione edilizia di cui la città non ha bisogno, dopo errori come l’edificio lineare Porta Siena”.
Per questo la richiesta di informazioni fatta al sindaco per sapere se intende favorire la nascita dell’Outlet, in caso affermativo in che tempi e percorsi istituzionali vorrà coinvolgere nella questione il Consiglio comunale, le associazioni di categoria e gli operatori. La consigliera ha chiesto, inoltre, se la Confesercenti condivide tale realizzazione e a quanto ammonterebbero i costi di urbanizzazione.
Il sindaco Bruno Valentini, nell’informare che, attualmente, è possibile per la normativa urbanistica combinata con le norme regionali e nazionali, fare a Isola d’Arbia così come nel resto del territorio più di una struttura commerciale da 1.500 metri e oltre, perché sono saltate alcune norme restrittive e non solo per questa zona, ma anche per Cerchiaia dove è già prevista un’area di espansione di circa 4mila metri quadrati, ha fatto presente che “la preoccupazione non è tanto proiettata nel futuro, bensì nel presente”.
“L’amministrazione – ha detto Valentini – condivide l’indirizzo della Regione sulla riduzione di nuove addizioni edilizie in Toscana, tant’è che a gennaio parteciperemo a un bando per intervenire, con un ridimensionamento sul Piano strutturale, approvato dal precedente Consiglio. Non credo, quindi, si possa parlare di favori alla speculazione edilizia. Inoltre abbiamo approvato un atto d’indirizzo in materia urbanistica al quale i consiglieri che hanno proposto questa interrogazione non erano presenti perché intenzionalmente hanno abbandonato l’aula, astraendosi dalla possibilità di discutere, quando, invece, era il momento di poter esprimere le loro opinioni. Proprio in quel momento abbiamo, infatti, posto all’attenzione il ripensamento dell’urbanistica di questa città che prevede volumi sproporzionati e che deve essere riletta in termini di semplificazione e opportunità per piccole e non grandi operazioni”.
“Non c’è nessuna idea di favorire o attrarre un Outlet nella nostra città – ha proseguito il primo cittadino – si tratta di una licenza giornalistica che non corrisponde al mio pensiero. A suo tempo sono stato anche accusato dal PDL di Monteriggioni di aver bloccato l’espansione commerciale della grande distribuzione, perché ho vietato intenzionalmente, di realizzare grande strutture nella zona tra Monteriggioni e Colle Val d’Elsa. Accusandomi di non cogliere un’opportunità>>. <