Uno stimolo alla riflessione sull'uso della memoria
SIENA. “Memorie per dopo domani” è il titolo scelto da Franco Fortini per una breve raccolta di suoi scritti pubblicata a Siena nel 1984. Quel titolo, a trent’anni di distanza e nel ventesimo anniversario della morte di Fortini, dà il nome a una serie di iniziative culturali volte a indagarne l’opera nei suoi vari aspetti, noti e meno noti.
L’intenzione del ciclo non vuol essere commemorativa o celebrativa, ma intende stimolare una riflessione sull’uso della memoria e, quindi, dello stesso lavoro intellettuale e artistico di Fortini.
I tanti materiali che ci ha lasciato vengono interrogati e usati come strumenti per costruire un futuro diverso, ipotesi critiche ed etiche per una società non obbediente alle parole d’ordine dei poteri di turno. Il programma del ciclo, che si inserisce in un più ampio insieme di iniziative dedicate a Fortini su tutto il territorio nazionale, vede due città toscane protagoniste: Firenze, dove Fortini è nato e ha operato fino al 1941, e Siena, dove ha insegnato all’Università dal 1971.
Proprio a Siena dal 20 Novembre al 19 Dicembre, alle “Stanze della memoria” (via Malavolti 9) sarà aperta una mostra con lo stesso titolo del ciclo, “Franco Fortini: Memorie per dopo domani”, che propone un percorso espositivo multimediale, avvalendosi sia di testimonianze provenienti dall’Archivio Fortini dell’Università di Siena, sia di audiovisivi realizzati per l’occasione.
L’itinerario fortiniano, che va a integrarsi con il percorso già esistente all’interno delle “Stanze della memoria”, ha inizio con gli anni del Fascismo per mettere a fuoco il periodo dell’esilio in Svizzera e dell’esperienza di Fortini in Valdossola, fino alla Liberazione, ma propone altresì spunti e riflessioni che lo scrittore elaborò, negli anni successivi, sul tema della Resistenza e dell’uso della memoria.
La Biblioteca degli Intronati partecipa alle iniziative con una lettura collettiva di una scelta antologica dell’opera poetica di Fortini, a cura di Stefano dal Bianco e Incontrotesto, che si terrà presso la Sala Storica, il 29 novembre alle ore 16.30.
ORGANIZZATORI: Istituto Storico della Resistenza senese e dell’età contemporanea, Stanze della memoria, Centro studi Franco Fortini, Università degli studi di Siena, Altomare.
PARTNER: Associazione culturale Incontrotesto, Biblioteca Comunale degli Intronati, Cineteca di Bologna, Corte dei Miracoli, Fondazione Stensen, Gabinetto Viesseux, Le Murate – Progetti Arte Contemporanea, Museo Novecento, Teatro della Pioggia.
Con il patrocinio di Comune di Siena e Comune di Firenze.
Con il contributo di Regione Toscana.
PROGRAMMA a Siena
Giovedì 20 Novembre | Stanze della Memoria, Via Malavolti 9.
Ore 10.30 Presentazione alla stampa e apertura del percorso espositivo multimediale all’interno delle Stanze della Memoria.
Ore 17.30 “La memoria del possibile. Memoria e oblìo nella società dello spettacolo: ipotesi per una nuova verifica dei poteri”. Intervengono Mario Pezzella, Massimo Cappitti, Daniele Balicco. Introduce Dario Ceccherini.
Sabato 29 Novembre | Biblioteca Comunale degli Intronati, Via della Sapienza 3.
Ore 16.30 Lettura di poesie di Franco Fortini. A cura di Stefano Dal Bianco e Incontrotesto.
Domenica 30 Novembre | Corte dei Miracoli – Complesso San Niccolò, Via Roma 56.
Ore 16.30 Lettura ad alta voce: “I cani del Sinai” di Franco Fortini, a cura di Andrea Traversi (Teatro della Pioggia), partecipano Cristina Alziati e Francesco Diaco.
Giovedì 4 Dicembre | Stanze della Memoria, Via Malavolti 9.
Ore 17.30 “No al fascismo: una volta per sempre”: incontro con Cecilia Mangini e Michela Zegna, coordinano Luca Lenzini e Lorenzo Pallini.
Ore 20.30 proiezione di “All’armi siam fascisti” (1961) di Cecilia Mangini, Lino del Fra e Lino Miccichè, testo di Franco Fortini.
Venerdì 5 Dicembre | Stanze della Memoria, Via Malavolti 9.
Ore 17.30 “Mutare il destino in libera scelta. La riscoperta di un film di montaggio perduto e “maledetto”. Incontro con Cecilia Mangini e Michela Zegna, coordina Lorenzo Pallini.
Ore 20.30 proiezione di “Processo a Stalin” (1963) di Fulvio Lucisano e Renato May