di Augusto Mattioli
SIENA. 14 arresti, 21 denunce,50 perquisizioni, sequestri di slot machine con programmi alterati o addirittura non collegate alla rete telematica dei Monopoli dello Stato. Questi i primi risultati di Black games questo il nome di un’operazione ancora in corso, ( 150 persone impegnate anche, unità cinofile di Livorno con 50 mezzi compresi quelli dei reparti di volo di Pisa), della guardia di Finanza di Siena e dell’agenzia delle dogane di Arezzo che sta smantellando un’associazione a delinquere finalizzata alla truffa ai danni dello stato, peculato, frode informatica,evasione fiscale e gioco d’azzardo utilizzando appunto le slot machine non collegate alla rete. L’indagine iniziata da un filone partito da Trento, diretta per competenza dalla Procura delle Repubblica di Firenze ha portato, grazie soprattutto a numerosissime intercettazioni telefoniche, 135 mila circa , ma anche a pedinamenti e appostamenti, alla scoperta di società di cui erano titolari persone residenti nella province di Siena, Arezzo Firenze e La Spezia che utilizzando le slot modificate ne alteravano gli incassi, diminuendo anche le possibilità di vittoria del giocatore. Così come ne veniva alterato il funzionamento: infatti gli apparecchi erano trasformati con la clonazione delle schede in videogiochi illeciti. P Da questa realtà molto diffusa la richiesta della procura di Firenze al gip di 14 arresti di cui sei in carcere, tra cui la famiglia aretina a capo dell’organizzazione (marito, moglie e due figli) che si avvaleva del lavoro di un esperto manager, di esperti informatici e di un buon numero di incassatori che prelevano il denaro dalle slot machine e otto ai domiciliari. Coinvolto anche un funzionario di Lottomatica. Le indagini hanno permesso di ricostruire la mappa di bar, sale da gioco e altri luoghi di ritrovo dove si trovavano le slot machine irregolari. Oltre un migliaio da cui provenivano incassi molto considerevoli. Circa 35 milioni mentre il volume delle giocate assomma ad oltre 50 milioni. Nel corso dell’operazione sono stati sequestrati denaro contante per 250 mila euro, titoli finanziari per decine di milioni di dollari, immobili, quote societarie, centinaia di macchinette, auto di lusso (Ferrari, Bentley, Lamborghini, Porche) e 13 grammi di cocaina purissima e sostanze da taglio trovati nell’abitazione di appartenente all’associazione e anche 15 quadri d’autore. Tutto il materiale sequestrato, fa sapere la Guardia di Finanza sarò esaminato “ per procedere alla tassazione dei proventi illeciti accumulati nel tempo”.
SIENA. 14 arresti, 21 denunce,50 perquisizioni, sequestri di slot machine con programmi alterati o addirittura non collegate alla rete telematica dei Monopoli dello Stato. Questi i primi risultati di Black games questo il nome di un’operazione ancora in corso, ( 150 persone impegnate anche, unità cinofile di Livorno con 50 mezzi compresi quelli dei reparti di volo di Pisa), della guardia di Finanza di Siena e dell’agenzia delle dogane di Arezzo che sta smantellando un’associazione a delinquere finalizzata alla truffa ai danni dello stato, peculato, frode informatica,evasione fiscale e gioco d’azzardo utilizzando appunto le slot machine non collegate alla rete. L’indagine iniziata da un filone partito da Trento, diretta per competenza dalla Procura delle Repubblica di Firenze ha portato, grazie soprattutto a numerosissime intercettazioni telefoniche, 135 mila circa , ma anche a pedinamenti e appostamenti, alla scoperta di società di cui erano titolari persone residenti nella province di Siena, Arezzo Firenze e La Spezia che utilizzando le slot modificate ne alteravano gli incassi, diminuendo anche le possibilità di vittoria del giocatore. Così come ne veniva alterato il funzionamento: infatti gli apparecchi erano trasformati con la clonazione delle schede in videogiochi illeciti. P Da questa realtà molto diffusa la richiesta della procura di Firenze al gip di 14 arresti di cui sei in carcere, tra cui la famiglia aretina a capo dell’organizzazione (marito, moglie e due figli) che si avvaleva del lavoro di un esperto manager, di esperti informatici e di un buon numero di incassatori che prelevano il denaro dalle slot machine e otto ai domiciliari. Coinvolto anche un funzionario di Lottomatica. Le indagini hanno permesso di ricostruire la mappa di bar, sale da gioco e altri luoghi di ritrovo dove si trovavano le slot machine irregolari. Oltre un migliaio da cui provenivano incassi molto considerevoli. Circa 35 milioni mentre il volume delle giocate assomma ad oltre 50 milioni. Nel corso dell’operazione sono stati sequestrati denaro contante per 250 mila euro, titoli finanziari per decine di milioni di dollari, immobili, quote societarie, centinaia di macchinette, auto di lusso (Ferrari, Bentley, Lamborghini, Porche) e 13 grammi di cocaina purissima e sostanze da taglio trovati nell’abitazione di appartenente all’associazione e anche 15 quadri d’autore. Tutto il materiale sequestrato, fa sapere la Guardia di Finanza sarò esaminato “ per procedere alla tassazione dei proventi illeciti accumulati nel tempo”.