Ospiti il capitano della Robur Vergassola ed il presidente Ponte
SOVICILLE. Nell’anno in cui la banca festeggia mezzo secolo di storia registra anche il concorso Borse di studio con il maggior numero di premiati di sempre: ben 128 studenti delle province di Siena, Grosseto, Livorno e Pisa hanno ricevuto il premio al merito scolastico nella sedicesima edizione dell’iniziativa di Banca Cras.
Nell’Auditorium di Sovicille sono stati premiati i figli dei soci e dei clienti che hanno ottenuto i migliori risultati nell’anno scolastico 2013/2014: 40 borse di studio per gli alunni delle scuole elementari, 40 delle scuole medie, 35 delle scuole superiori e 13 per i laureati.
«Nel corso di 16 anni abbiamo investito nella formazione dei giovani attraverso sussidi alle famiglie e contributi erogati direttamente alle scuole per implementare l’offerta formativa – ha detto il presidente di Banca Cras Florio Faccendi – . Abbiamo così raggiunto direttamente oltre 1200 famiglie sostenendole in un momento molto importante per la crescita e la formazione delle nuove generazioni».
«Premiare gli studenti per il loro impegno scolastico è per noi un modo di dare fiducia ai giovani e al tempo stesso sostenere le famiglie dei territori di riferimento: impegnarsi nello studio è il miglior investimento che i giovani possono fare per se stessi – ha aggiunto il dg Umberto Giubboni – . la Banca pronta ad ascoltarli e seguirli nei loro progetti di vita e di lavoro».
Testimonial dell’evento il capitano della Robur Siena Simone Vergassola insieme al presidente della società Antonio Ponte che ha portato la sua testimonianza invitando i giovani a credere nei propri progetti e a lavorare in team per raggiungere obiettivi sempre più alti.
Da Simone Vergassola, nella doppia veste di atleta e di padre, una bella riflessione sull’importanza dello studio e dell’attività sportiva, ma anche un invito ai tutti i genitori a rispettare i ruoli, le competenze e la capacità di chi fa crescere nello sport i propri figli. Parlando poi del suo impegno nel mondo del volontariato come testimonial di una Onlus ha invitato i giovani a «diventare capitani della propria vita».