Probabile la rottura per la chiusura dell'associazione
MILANO. Riparte domani da Milano la trattativa sul contratto dei bancari. E gia’ domani, quando si incontreranno
Alessandro Profumo, che guida la delegazione dell’Abi nel negoziato, e i sindacati, potrebbe arrivare la rottura. Mercoledi’ scorso il comitato esecutivo dell’associazione delle banche ha “pienamente confermato” la linea portata avanti finora dal presidente di Mps e sembrano quindi molto scarsi i margini di trattativa. Domani, dalle 10 alle 14, le principali sigle sindacali hanno indetto un presidio in piazza Affari, per mandare un primo segnale ai vertici del settore.
Poco piu’ tardi partira’ il tavolo di confronto. Se domani si arrivera’ alla rottura, come sembra ormai atteso da parte sindacale, sara’ messa in moto la macchina della mobilitazione, con attivi e assemblee capillari sul territorio in vista di uno sciopero generale all’inizio del prossimo anno, probabilmente tra il 15 e il 20 di gennaio.
Di fronte agli effetti della crisi economica, gli istituti di credito rappresentati da Profumo hanno chiesto che sia dato
maggior peso alla contrattazione aziendale, eliminando gli automatismi, come gli scatti, ai quali sono legati gli
incrementi strutturali del costo del lavoro. Una precondizione che i rappresentanti dei lavoratori (Fabi, Fiba, Fisac, Uilca, Ugl credito, Sinfub e Dircredito) non considerano accettabile.