Il procuratore antimafia parla di legalità con gli studenti
SIENA. “Le mafie oggi sono più arroganti di venti anni fa perché sono piu’ ricche. Il dato che le mafie sono più forti di 20-30 anni fa emerge dalla constatazione che allora erano i mafiosi che andavano a trovare i politici con il cappello in mano. Oggi invece sono i politici che vanno a casa dei mafiosi per chiedere voti in cambio di appalti”. Così Nicola Gratteri, procuratore aggiunto delle direzione antimafia di Reggio Calabria, parlando all’università ad una folta
platea di studenti durante l’incontro pubblico sulla legalità. Gratteri ha ricordato che la ‘ndrangheta in
particolare ha forti proventi provenienti dalla droga “importando tonnellate di cocaina. Con quei denari ha comprato tutto il comprabile in Italia e in Europa”. Il magistrato ha poi sottolineato che per contrastare le mafie “occorre certo modificare i codici però soprattutto bisogna investire in istruzione e cultura lavorando sui giovani, un settore nel quale peraltro il nostro paese è al 156° posto come investimenti. E questa è la cosa più difficile”, ha concluso.