Il ricorso della donna pakistana a un'istanza superiore è stato respinto dall'Alta Corte di Lahore
SIENA. La Fondazione Derek Rocco Barnabei si mobilita, nuovamente, per salvare la vita di Asia Bibi, la donna pakistana condannata a morte per blasfemia contro Maometto.
Asia BIbi era già stata condannata alla pena di morte nel 2010, ma le pressioni internazionali per la sua salvezza avevano costretto le autorità pakistane a sospendere l’esecuzione.
Il ricorso di Asia Bibi a un’istanza superiore è stato respinto dall’Alta Corte di Lahore che, il 16 ottobre scorso, ha confermato il verdetto di condanna a morte.
La Fondazione Barnabei, oltre ad aderire alla campagna promossa da TV2000, ha inviato una petizione all’Ambasciatore pakistano in Italia, Ms. Tehmina Janjua, per la salvezza di Asia Bibi, associandosi all’appello dell’Unione Europea per un rinnovo della moratoria sulle esecuzioni, e all’appello di Papa Francesco contro gli atti di condanna e di violenza inflitti come persecuzione contro minoranze etniche e religiose in violazione di diritti fondamentali come la libertà di praticare la propria fede.
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