Due punti di valutazione del rischio a Siena e Chiusi
SIENA. In provincia di Siena 16.400 persone con diabete sono impegnate per far risparmiare lo Stato. Nella Giornata Mondiale del Diabete 2014, associazioni fra persone con diabete e società scientifiche fanno chiarezza: il diabete in sé non è un costo per la collettività. Lo diventa se le persone non ricevono dalla Regione i supporti necessari per combatterlo. Proiettando i dati regionali Istat 2012, si può stimare che a Siena e provincia 16.400 persone (il 6% della popolazione) sappiano di avere il diabete (altre 5.500 ancora non lo sanno).
Diabete Italia, espressione delle associazioni fra persone con diabete e delle società scientifiche della diabetologia, coordina la Giornata Mondiale del Diabete e preme affinché le Regioni si mettano a fianco degli sforzi fatti ogni giorno dalle persone con diabete, ottenendo così risparmi ‘veri’ e non riduzioni solo contabili. «Le persone con diabete devono avere i mezzi per gestire al meglio il loro diabete: informazioni sulla loro condizione, assistenza specialistica, farmaci e presidi – spiega Fabio Baccetti, coordinatore della Giornata Mondiale del Diabete per la Toscana -. La maggioranza delle persone con diabete combatte ogni giorno per prevenire malattie e condizioni potenzialmente gravissime per le famiglie e costosissime per la comunità».
Se il diabete è ignorato, sottovalutato o gestito male, se la persona non è correttamente istruita e motivata, avrà spesso la glicemia alta e questo sul lungo termine potrà portare a dei danni. L’iperglicemia, infatti, danneggia arterie e capillari, moltiplicando il rischio di ictus, ischemie e infarti e provocando col tempo seri danni ai reni, alla vista e ai piedi.
Se la persona con diabete è in grado di sedersi al posto di guida e di ‘pilotare’ la propria glicemia: misurarla, mangiare meno pane e
pasta e dolci, più frutta e verdura e fare esercizio fisico, potrà prevenire queste complicanze e ridurrà anche il rischio legato ad altre condizioni che spesso si accompagnano al diabete.
I toscani con diabete fanno così tanto che – se i casi di diabete sono aumentati in questi anni – il numero di persone finite in ospedale a causa del diabete si è ridotto nella nostra regione del 44% fra il 2001 e il 2010. Il diabete quindi costa sempre meno alla collettività grazie al lavoro delle persone con diabete, dei Team diabetologici, ai sistemi per misurare la glicemia e ai farmaci.
«Il Consiglio Regionale Toscano ha finalmente recepito il Piano Nazionale Diabete accogliendo le richieste delle Associazioni e dei Diabetologi e ha contestualmente stanziato, prima regione in Italia, circa 500.000 euro per la realizzazione di progetti che migliori
l’assistenza in quelle aree carenti individuate dal Piano stesso – spiega ancora Baccetti -. Auspichiamo perciò un miglioramento dell’assistenza garantendo a chi lo necessita l’accesso ai team specialistici multidisciplinari e la prescrizione dei presidi più appropriati a ogni persona».
In occasione della Giornata del Diabete, che è celebrata in tutto il mondo il 14 novembre, le associazioni fra persone con diabete in Toscana chiedono di applicare da subito in tutta la Toscana il Piano Nazionale Diabete che la Regione ha approvato affinché quanto auspicato sopra sia realizzato quanto prima.
«Le persone con diabete sono la risorsa su cui il sistema sanitario può e deve contare per ridurre i costi economici e sociali che il diabete mal controllato può apportare», ammonisce Baccetti.
Diabete Italia, espressione delle associazioni fra persone con diabete e delle società scientifiche della diabetologia, coordina la Giornata Mondiale del Diabete e preme affinché le Regioni si mettano a fianco degli sforzi fatti ogni giorno dalle persone con diabete, ottenendo così risparmi ‘veri’ e non riduzioni solo contabili. «Le persone con diabete devono avere i mezzi per gestire al meglio il loro diabete: informazioni sulla loro condizione, assistenza specialistica, farmaci e presidi – spiega Fabio Baccetti, coordinatore della Giornata Mondiale del Diabete per la Toscana -. La maggioranza delle persone con diabete combatte ogni giorno per prevenire malattie e condizioni potenzialmente gravissime per le famiglie e costosissime per la comunità».
Se il diabete è ignorato, sottovalutato o gestito male, se la persona non è correttamente istruita e motivata, avrà spesso la glicemia alta e questo sul lungo termine potrà portare a dei danni. L’iperglicemia, infatti, danneggia arterie e capillari, moltiplicando il rischio di ictus, ischemie e infarti e provocando col tempo seri danni ai reni, alla vista e ai piedi.
Se la persona con diabete è in grado di sedersi al posto di guida e di ‘pilotare’ la propria glicemia: misurarla, mangiare meno pane e
pasta e dolci, più frutta e verdura e fare esercizio fisico, potrà prevenire queste complicanze e ridurrà anche il rischio legato ad altre condizioni che spesso si accompagnano al diabete.
I toscani con diabete fanno così tanto che – se i casi di diabete sono aumentati in questi anni – il numero di persone finite in ospedale a causa del diabete si è ridotto nella nostra regione del 44% fra il 2001 e il 2010. Il diabete quindi costa sempre meno alla collettività grazie al lavoro delle persone con diabete, dei Team diabetologici, ai sistemi per misurare la glicemia e ai farmaci.
«Il Consiglio Regionale Toscano ha finalmente recepito il Piano Nazionale Diabete accogliendo le richieste delle Associazioni e dei Diabetologi e ha contestualmente stanziato, prima regione in Italia, circa 500.000 euro per la realizzazione di progetti che migliori
l’assistenza in quelle aree carenti individuate dal Piano stesso – spiega ancora Baccetti -. Auspichiamo perciò un miglioramento dell’assistenza garantendo a chi lo necessita l’accesso ai team specialistici multidisciplinari e la prescrizione dei presidi più appropriati a ogni persona».
In occasione della Giornata del Diabete, che è celebrata in tutto il mondo il 14 novembre, le associazioni fra persone con diabete in Toscana chiedono di applicare da subito in tutta la Toscana il Piano Nazionale Diabete che la Regione ha approvato affinché quanto auspicato sopra sia realizzato quanto prima.
«Le persone con diabete sono la risorsa su cui il sistema sanitario può e deve contare per ridurre i costi economici e sociali che il diabete mal controllato può apportare», ammonisce Baccetti.
Per saperne di più
Chiusi, 15 nov | 15.00-19.00 Centro Commerciale Etrusco Loc. Querce al Pino: Valutazione del rischio di sviluppare il diabete, distribuzione di materiali divulgativi. Organizzato da Adivase
Siena, 16 nov | 09.00-19.00 piazza Salimbeni: Valutazione gratuita del rischio di sviluppare il diabete, consulenza per la prevenzione e distribuzione di materiale informativo. Organizzato da Associazione Diabetici di Siena