Contributi del Comune, grazie ai fondi della Regione Toscana
MONTERONI D’ARBIA. Ultimi giorni per le famiglie degli studenti del Comune di Monteroni d’Arbia per accedere alle risorse del “Pacchetto Scuola”. Si tratta di contributi distribuiti dal Comune, grazie ai fondi della Regione Toscana, nell’ambito del Diritto allo studio 2014/2015 per gli studenti delle scuole primarie e secondarie di primo e secondo grado e sono finalizzati a sostenere le spese scolastiche necessarie, acquisto libri, materiale didattico e accesso ai servizi scolastici.
“Aiutare le famiglie per sostenere il diritto allo studio è l’obiettivo del Comune – spiega l’assessore all’Istruzione Giulia Timitilli – lo studio è un diritto prezioso, fa parte della crescita di ogni bambino e ragazzo. Queste azioni, saranno sempre al centro dei nostri interventi perché il futuro parte dai banchi di scuola, e sarà nostra premura incentivare tali interventi.”
“Garantire l’accesso allo studio – continua il sindaco Gabriele Berni – è il modo migliore per investire sul nostro futuro, per costruire una società in grado di interrogarsi sulle sfide poste dai tempi e capace di individuare le risposte necessarie”.
L’importo erogato risulta diversificato in base all’ordine e grado della scuola ed all’anno di corso a cui gli studenti sono iscritti. Le domande possono essere presentate da famiglie residenti con Isee non superiore ai 15 mila euro. La consegna può essere fatta presso l’Ufficio Protocollo dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 12:30 ed il il giovedì dalle 16 alle 18:30. Il bando con gli allegati e la domanda, sono disponibili sul sito del Comune, sotto la voce Istruzione.
“Intanto – conclude l’assessore Timitilli – ci siamo mossi per creare un circuito diretto con il mondo delle scuole e con le famiglie, incontrando tutti i rappresentanti dei genitori eletti per discutere con loro dei problemi e delle prospettive del mondo scuola. Questi incontri, dopo il primo, saranno sempre più frequenti ed è nata infatti la necessità di calendarizzarne il più possibile. Un nuovo modo per rendere sempre più partecipate le politiche scolastiche e dell’istruzione, assieme alle famiglie ed agli istituti”.