Il presidente della banca punta sui soci
SIENA. “I soci privati hanno deciso di supportare la banca” e l’ipotesi di un ingresso dello Stato “non è mai stata presa in considerazione. Dopo aver rimborsato 3 miliardi dei Monti-bond, rimborseremo l’ultimo miliardo che resta”. Lo dice il presidente di Mps Alessandro Profumo in un’intervista al Corriere della Sera.
Lo Stato completamente fuori, “e – aggiunge – bisognerebbe ricordare che molte banche, inglesi, tedesche, spagnole non possono dire lo stesso. Lo Stato da loro e’ ben presente nel capitale”.
Profumo definisce il piano da 2,1 miliardi “una soluzione lineare” e ritiene “che alla fine si trattera’ di un investimento apprezzabile da chi crede nella ripresa dell’economia del Paese”. Sui tempi, risponde che l’aumento sara’ “nel 2015, a valle dell’approvazione del bilancio 2014 e prima dei nove mesi – da adesso – previsti dalla Bce”. E su una possibile fusione non si sbilancia: “Il primo passo e’ il piano, quindi rafforzare il patrimonio e poi riflettere su tutte le soluzioni possibili per aumentare il valore della banca e generare capitale internamente”.
Lo Stato completamente fuori, “e – aggiunge – bisognerebbe ricordare che molte banche, inglesi, tedesche, spagnole non possono dire lo stesso. Lo Stato da loro e’ ben presente nel capitale”.
Profumo definisce il piano da 2,1 miliardi “una soluzione lineare” e ritiene “che alla fine si trattera’ di un investimento apprezzabile da chi crede nella ripresa dell’economia del Paese”. Sui tempi, risponde che l’aumento sara’ “nel 2015, a valle dell’approvazione del bilancio 2014 e prima dei nove mesi – da adesso – previsti dalla Bce”. E su una possibile fusione non si sbilancia: “Il primo passo e’ il piano, quindi rafforzare il patrimonio e poi riflettere su tutte le soluzioni possibili per aumentare il valore della banca e generare capitale internamente”.