Critiche all'atteggiamento di Rossi, "un presidente che viene da Marte"
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Per quanto riguarda i risultati degli stress test della BCE, che hanno severamente punito il MPS ribadiamo la nostra amarezza, ma anche il grosso dubbio che questo passaggio possa ribadire la presenza di qualche passaggio poco chiaro. Ci chiediamo se lo shartfall di oltre 2 miliardi, richiesto al MPS, e causa di enormi ribassi a tutte le borse, poteva essere evitato non forzando il rimborso dei 3 miliardi di Monti Bond (più assurdi interessi), che ha costretto il MPS all’ennesimo aumento di capitale “monstre”, ad oggi già inutile e del tutto bruciato, che ha avuto effetti devastanti sui piccoli azionisti, sulla Fondazione MPS e sulla situazione patrimoniale e borsistica dello stesso MPS. Ci viene quindi da chiederci quale possa essere stata la “ratio” di questa manovra, portata avanti dalla BCE e dal Governo Italiano. Mentre gli altri paesi europei mantengono aiuti miliardari alle proprie banche, il nostro Governo sembra abbia solo badato ad incassare questi 3,5 miliardi, forse per coprire manovre discutibili, o utili a fini elettorali, non considerando gli effetti sul MPS e sull’intero sistema bancario.
Così dopo il dubbio operato della Banca d’Italia per quanto riguarda le autorizzazioni che furono date in merito all’operazione Antonveneta, di recente avvalorato dal documento in cui una sezione della stessa Banca d’Italia sembrava dichiarare uno stato quasi da pre-dissesto della Banca padovana, anche il Governo aggrava di molto la sua posizione, e i suoi silenzi, nella vicenda MPS.
A questo punto, in attesa di una rapida conclusione dell’indagine di Milano, anche in merito alle eventuali responsabilità degli enti di controllo, riteniamo necessario un intervento del Governo, che prenda in considerazione il commissariamento di MPS, atto indispensabile per mettere in atto una chiara strategia per salvaguardare la Banca, i dipendenti e i risparmiatori, e fare assoluta chiarezza sia sull’operazione Antonveneta che sull’enorme e anomala massa di sofferenze presenti nel bilancio MPS.
Dopo quanto successo negli ultimi due anni e mezzo non sono in alcun modo tollerabili ulteriori deleghe all’attuale CDA, a maggior ragione se venisse predisposto, come da indiscrezioni di stampa, un ulteriore aumento di capitale. Rimaniamo molto sorpresi delle parole del presidente della Regione Toscana che elogia il tandem Profumo-Viola e chiede solo ora dei provvedimenti, molto tardivi, poco chiari e senza alcuna critica al partito di cui fa parte, che, insieme ad imbarazzanti personaggi del centro destra oggi indagati, ha gestito tutti i passaggi relativi al MPS negli ultimi disastrosi anni. Sembra venuto da Marte quando invece sono quasi dieci anni che siede in Regione Toscana, prima come assessore alla Sanità e dopo come presidente. Capiamo che sta facendo di tutto per essere rieletto, ma di dichiarazioni assurde o di manfrine politiche ci bastano e avanzano quelle degli amministratori locali.
Siena e il suo territorio hanno ora bisogno di un totale cambio di marcia, e di persone serie e competenti, attenti agli interessi generali e non a quelli particolari.