La nuova realtà creditizia nasce dalle fusione tra Bancasciano e Bcc Montepulciano
ASCIANO. “Una banca che cresce e guarda al futuro, restando ben radicata sul territorio”. Con queste parole il Presidente del Cda di Bancasciano Paolo Lorenzoni annuncia l’avvio dell’ultima fase dell’iter per l’integrazione con Bcc Montepulciano che farà nascere Banca MpA, un importante polo bancario del territorio senese.
Il difficile contesto economico che ha colpito e continua a colpire il settore bancario italiano, e in particolare quello del credito cooperativo, spinge a trovare progetti di ampio respiro per dare una risposta concreta ai risparmiatori. Di fronte a questo scenario Bancasciano ha individuato nella Bcc di Montepulciano il partner ideale per la crescita: una banca di pari dimensioni, con numeri simili e senza sovrapposizione di sportelli. Un contesto ideale per la nascita di una nuova banca del territorio che possa portare maggiore solidità e migliori servizi, economie di scala sui costi della burocrazia bancaria e al tempo stesso attenzione verso il territorio, le famiglie e le aziende, e la garanzia dei posti di lavoro. Non solo, Asciano avrà la sede legale della nuova banca oltre che un importante presidio organizzativo.
Questo il punto d’arrivo di un cammino avviato lo scorso 15 gennaio 2014 con la dichiarazione di intenti da parte dei Cda delle due Banche e andato avanti attraverso la due diligence affidata alla Federazione Toscana delle Banche di Credito Cooperativo che ha ‘certificato’ la bontà e le potenzialità future dell’operazione. Fattori confermati anche dalla ispezione di Bankitalia a cui è stata sottoposta Bancasciano nei mesi scorsi. Un progetto di fusione per unione che il Cda di Bancasciano intende portare avanti in modo trasparente, coinvolgendo e informando i circa 3.500 soci prima dell’assemblea straordinaria convocata per il prossimo 23 novembre alle 16 al Centro Ricreativo “Le Piramidi” di Asciano. A questo fine sono stati già convocati tre incontri con i soci sul territorio: il 10 novembre a Asciano, il 14 novembre ad Arbia e il 19 novembre a Sinalunga.
Questi gli appuntamenti per illustrare un progetto che rappresenta una scelta strategica per garantire alla banca e al territorio in cui opera un futuro ancora più solido, senza perdere, anzi migliorando il radicamento nelle comunità locali in cui già sono attivi gli attuali istituti. Un progetto per diversificare meglio i rischi e orientarsi maggiormente su segmenti di clientela differenti per dimensione e caratteristiche, per affrontare l’attuale fase contingente di crisi economica e dare ulteriori prospettive al modello di banca vicina alle esigenze dei territori.
L’obiettivo è di svolgere un’azione sempre più utile per le comunità locali presidiate. Ci sono le risorse patrimoniali e umane, il know how e le esperienze positive maturate negli anni, per renderlo possibile.