Considerazioni a margine della crisi della banca
SIENA. Le notizie e le informazioni contenute nell’ultima trimestrale (settembre 2014 ) preludono ad una ennesima semestrale fortemente negativa. A nostro avviso uno dei principali fattori che concorrono insieme ad altri a tale risultato negativo è il fortissimo incremento dei crediti deteriorati che ha di fatto determinato una erosione nella capacità di fare utili da parte della Banca. Di seguito riportiamo la tabella sui dati di bilancio inerenti i crediti deteriorati in milioni di Euro degli ultimi anni:
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31.12.2007 3.928;
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31.12.2008 7.393 (dopo incorporazione Antonveneta);
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31.12.2009 10.221;
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31.12.2010 11.381;
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31.12.2011 13.480;
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31.12.2012 17.397;
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31.12.2013 20.992.
Tale incremento non si giustifica a nostro parere solo con l’attuale crisi economica del paese o con la seppur pesante eredità dei crediti deteriorati ereditati da banca Antonveneta. Questi due elementi da soli non possono giustificare il livello riportato nella precedente tabella.Riteniamo che la gran parte di tale importo sia da attribuire alla politica creditizia messa in atto negli ultimi anni di gestione da parte di Vigni e Mussari. Chiariamo subito che si tratta di una ipotesi formulata sui dati aggregati di bilancio e per fare una analisi particolareggiata sarebbero necessari dei dati di cui solo la Banca dispone (analisi sui singoli crediti concessi, congruità delle garanzie offerte ecc.). Crediamo comunque, anche sulla base del raffronto dell’ammontare dei crediti deteriorati di BMPS con quelli delle altre banche concorrenti che i dati seppur sintetici consentano un riscontro positivo alla nostra ipotesi.
Ma se l’ipotesi formulata trova dei riscontri oggettivi, ci chiediamo il motivo che ha indotto la precedente dirigenza della Banca ad erogare crediti che per la massima parte non sarebbero stati onorati. L’unica spiegazione ragionevole, a nostro parere, è che immediatamente dopo l’operazione di acquisizione di Banca Antonveneta, alla luce dell’insostenibile impegno finanziario venutosi a creare era necessario incrementare gli “investimenti” per “ abbellire” i bilanci degli anni successivi.
E’ evidente che tale disponibilità abbia risvegliato l’interesse di importanti prenditori (il caso Sorgenia è uno di questi) che si sono avvalsi di questa opportunità.
I bilanci attuali della banca sono la più evidente testimonianza di tale scellerata politica. Infatti siamo convinti che se la banca avesse una quota di crediti deteriorati in linea con quella degli altri maggiori competitors il risanamento sarebbe già a portata di mano.
Ci chiediamo se l’atteggiamento tenuto dalla precedente dirigenza corrisponda a quelli che sono i dettami e le regole per la sana gestione nell’attività di erogazione del credito alla clientela ed invitiamo gli organi competenti ad analizzare con maggiore attenzione questo aspetto.
Ma se l’ipotesi formulata trova dei riscontri oggettivi, ci chiediamo il motivo che ha indotto la precedente dirigenza della Banca ad erogare crediti che per la massima parte non sarebbero stati onorati. L’unica spiegazione ragionevole, a nostro parere, è che immediatamente dopo l’operazione di acquisizione di Banca Antonveneta, alla luce dell’insostenibile impegno finanziario venutosi a creare era necessario incrementare gli “investimenti” per “ abbellire” i bilanci degli anni successivi.
E’ evidente che tale disponibilità abbia risvegliato l’interesse di importanti prenditori (il caso Sorgenia è uno di questi) che si sono avvalsi di questa opportunità.
I bilanci attuali della banca sono la più evidente testimonianza di tale scellerata politica. Infatti siamo convinti che se la banca avesse una quota di crediti deteriorati in linea con quella degli altri maggiori competitors il risanamento sarebbe già a portata di mano.
Ci chiediamo se l’atteggiamento tenuto dalla precedente dirigenza corrisponda a quelli che sono i dettami e le regole per la sana gestione nell’attività di erogazione del credito alla clientela ed invitiamo gli organi competenti ad analizzare con maggiore attenzione questo aspetto.
Circolo Città Domani – Sinistra per Siena