Il cda dovrà decidere sul nuovo piano del Tandem
SIENA. Probiblmente l’aumento di capitale di Mps non sarà di oltre due miliardi, ma ci sarà. E’ in via di definizione il consorzio di garanzia che dovrà essere approvato dal cda entro pochi giorni, stante le scadenze imposte dalla Bce (10 novembre). Le operazioni continuano sotto il controllo del Mef e della banca europea, che dal 4 novembre con l’avvio della vigilanza unica europea – avra’ giurisdizione anche sul Monte. Gli advisor Citi e Ubs sono al lavoro su una situazione molto delicata, viste le risposte del mercato (perdite del 30 per cento in una settimana).
Il consorzio dovrebbe essere composto da Goldman Sachs, Mediobanca, Morgan Stanley, Jp Morgan, Bofa, Barclays. A seconda delle misure che Mps deciderà di intraprendere per trovare almeno in parte il denaro necessario a “sanare” la posizione, l’importo potrebbe ridursi ad un solo miliardo, ammettendo il rinvio del rimborso del 750 milioni di Montibond (pare che anche Acri potrebbe intervenire acquistando dei titoli in portafoglio al ministero).
Il consorzio dovrebbe essere composto da Goldman Sachs, Mediobanca, Morgan Stanley, Jp Morgan, Bofa, Barclays. A seconda delle misure che Mps deciderà di intraprendere per trovare almeno in parte il denaro necessario a “sanare” la posizione, l’importo potrebbe ridursi ad un solo miliardo, ammettendo il rinvio del rimborso del 750 milioni di Montibond (pare che anche Acri potrebbe intervenire acquistando dei titoli in portafoglio al ministero).