MONTEPULCIANO – Il Consiglio Comunale ha definitivamente approvato il cosiddetto Piano delle Funzioni ovvero il complesso di regole che si possono indicare come il “piano regolatore” del Centro Storico. Ora sono dunque definite le funzioni dei fabbricati che compongono la zona monumentale e le regole per modificare le destinazioni d’uso degli immobili. Il Piano ha raccolto meno di 20 rilievi da parte dei privati su 990 unità immobiliari censite, segno dell’accuratezza con cui è stato svolto il lavoro di mappatura dell’intero patrimonio di edifici che compongono il “cuore” di Montepulciano.
“Il Piano – spiega l’assessore all’Urbanista Andrea Rossi – completa la pianificazione del territorio e offre significative opportunità alle attività commerciali, di artigianato artistico e di servizi in generale ma dedica la massima attenzione a favorire in ogni caso la residenza all’interno delle mura. Il nuovo strumento urbanistico regolerà le destinazioni d’uso e le categorie d’intervento sugli immobili (ristrutturazioni, restauri etc.). L’Amministrazione ha incaricato il proprio Servizio Urbanistica della redazione del piano e si è avvalsa della consulenza dell’Università di Firenze; in tal modo è stato possibile procedere all’informatizzazione degli immobili “schedati” dalla Facoltà di Architettura ed alla produzione di una cartografia in scala 1 a 500 del Centro Storico. Si tenga presente che l’elaborato precedente risaliva al 1974 ed era in scala 1 a 1000: ora disponiamo dunque (sia su carta sia in versione informatizzata) di un documento con un elevatissimo livello di dettaglio che ha eguali in pochi altri comuni d’Italia”.
Il sindaco Massimo Della Giovampaola sottolinea l’importanza dell’atto (“il piano rappresenta una parte centrale nella programmazione urbanistica dell’Amministrazione”) e commenta il valore di alcune scelte: “Abbiamo evitato che tutte le attività commerciali diventino attività di somministrazione di cibi e bevande e abbiamo dedicato una particolare attenzione all’artigianato artistico che è opportuno che resti all’interno del Centro Storico anche perché di basso impatto ambientale. Il Centro Storico deve vivere e va tutelato ma non può essere posto sotto una “campana di vetro”, sia pure normativa, che lo farebbe avvizzire: è a questo criterio che ci siamo ispirati perché l’urbanistica oggi consente di gestire i beni culturali tenendo conto della storia che esprimono e dei valori di cui sono portatori”.
Se già circa 30 anni fa Montepulciano era all’avanguardia nella propria politica urbanistica (risale infatti al 1978 il Piano Particolareggiato firmato dall’Architetto Alberto Samonà, esperienza che fu utile per la redazione della prima normativa emessa dallo stato italiano sui piani per il recupero ed il risanamento dei centri storici) questo nuovo atto sottolinea e rafforza un orientamento molto evoluto.
Non bisogna dimenticare inoltre che, in assenza di un piano particolareggiato, la Legge Regionale vieta i cambi di destinazione d’uso. Per questo l’Amministrazione Comunale dette avvio negli anni 2000 – 2002 ad un primo atto di regolamentazione degli interventi che ha prodotto effetti positivi come si può facilmente rilevare dalla proliferazione di nuove attività soprattutto lungo via dell’Opio.
Il Piano delle Funzioni, che è previsto dal Piano Strutturale generale del Comune, è frutto anche del capillare lavoro di rilievo del Centro Storico avviato dal Comune nel 2003 in collaborazione con la Facoltà di Architettura dell’Università di Firenze; l’esistenza di una descrizione particolareggiata ne ha resa possibile la redazione.
Il Piano delle Funzioni è stato approvato con i voti favorevoli del Centro Sinistra e di Rifondazione Comunista mentre i consiglieri della Casa delle Libertà si sono astenuti.