Recentemente è stata depositata una sentenza del Tribunale di Siena, Sezione Distaccata di Poggibonsi, con la quale sono stati condannati in primo grado tre soggetti in concorso tra loro, autori di un taglio boschivo in comune di San Gimignano condotto con un prelievo maggiore del 20% in numero di piante rispetto a quanto autorizzato. I fatti sono stati accertati dal personale del Comando Stazione Forestale di San Gimignano nell’ambito dei servizi di controllo di cantieri boschivi. Parte integrante dell’attività di indagine è consistita in una serie di rilievi tecnici di campagna finalizzati a sostanziare il reato ipotizzato con dati oggettivi a supporto dell’attività decisionale della Magistratura. Tale competenza tecnico-professionale nel settore selvicolturale costituisce una caratteristica peculiare del personale del Corpo Forestale dello Stato.
Tagliavano il bosco "oltre il dovuto". Condannati in primo grado
SIENA. Il patrimonio boschivo e naturalistico della nostra Provincia, tra i più significativi in Italia ed in Europa per l’elevato contenuto di biodiversità e per le funzioni socioculturali e turistiche che svolge, talvolta è minacciato da certe attività umane che possono comprometterne la conservazione e la valorizzazione. Il bosco è una risorsa che deve essere sfruttata con molta attenzione, al fine di non alterare quei delicati equilibri naturali che ne consentono la perpetuazione nel tempo, tanto che negli ultimi anni le problematiche connesse alla conservazione delle foreste sono entrate a pieno titolo tra le priorità del dibattito internazionale. Il Corpo Forestale dello Stato in Provincia di Siena è attivamente impegnato nella difesa del nostro prezioso patrimonio boschivo. I controlli delle utilizzazioni forestali, che in provincia rappresentano anche una realtà produttiva non trascurabile, costituiscono un obiettivo strategico prioritario dell’attività del Corpo. I controlli sono finalizzati alla verifica della conformità degli interventi eseguiti rispetto alle norme tecniche previste dalla normativa nazionale e regionale di settore. Per infrazioni di lieve entità sono previste sanzioni amministrative, mentre per violazioni più gravi, coincidenti con tagli boschivi eseguiti in difformità sostanziale rispetto alle norme tecniche regionali, si configurano illeciti penalmente rilevanti.