Guess in velocità dalla prima all'ultima curva, fino alla vittoria
SIENA. E’ Oca. Il Palio del 2 luglio è andato a Guess montato dal fantino GIovanni Atzeni, detto Tittia.
Questa la posizione ai canapi: Valdimontone, Lupa, Torre, Istrice, Leocorno, Civetta, Oca, Onda, Pantera. Di rincorsa il Nicchio.
Fuori la prima volta, come da tradizione.
Fuori la seconda volta per difficoltà nel trovare l’allineamento.
Fuori la terza volta. Cavallo dell’Onda che scalcia mostrando qualche segnale di nervosismo. L’allineamento non è stato trovato.
“Attento ai calci” e “Calma”, ripete costantemente il mossiere. Leocorno indietro che non riesce a trovare la posizione. Nicchio ancora lontano dal verrocchino. L’Istrice in prima posizione che non riesce a conquistare la sua quarta posizione e che, forse, viene colpito dal cavallo agitato dell’Onda.
Sono passati circa 20 minuti e il mossiere manda fuori nuovamente i cavalli. L’Istrice tallona la Lupa da vicino e non consente alla Torre di tenere la sua posizione sul canape anteriore.
Una partenza che appare subito molto problematica. L’Istrice resta in seconda posizione, affiancato alla Lupa… Fuori tutti per la quinta volta. La mossa non è matura. Il Nicchio, non appena vede il Valdimontone “distratto” si lancia tra i canapi ma il mossiere, visto il mancato allineamento, ha chiamato il mortaretto. Era partito, comunque, Valdimontone in prima posizione, dietro Istrice e Lupa.
Si riparte.
Un attimo di tranquillità sebbene non si trovi il giusto allineamento. Poi, nuovamente confusione… “No, no, no, no” dice Ambrosione. Tra inviti alla calma e richiami per conquistare la posizione assegnata, il mossiere cerca il giusto allineamento. Ma il Nicchio resta lontano dal verrocchino.
L’Istrice resta seconda, prima della Lupa e della Torre. E l’Oca gli resta vicina. Il cavallo dell’Onda resta nervoso e non trova il canape anteriore. Il mossiere richiama nuovamente fuori i cavalli. Sesta uscita dai canapi. L’ordine ai canapi non si riesce a rispettare e viene stravolto. Le contrade rivali tendono a stare vicine per infastidisi o anche solo per controllarsi. Pantera ferma sul verrocchino che tende a non entrare ta i canapi. Ancora calci e agitazione. Tutti fuori, per la settima volta. Istrice invitato a mettersi nella sua posizione, Onda che scalcia ancora.
Poi l’uscita dai canapi. Torre in testa, l’Oca dall’interno prende una buona traiettoria e gira bene al primo San Martino. Ed è prima
L’Oca resta prima… seguita dalla Lupa e da due cavalli scossi. Anche al secondo San Martino passa l’Oca per prima, seguita strettamente dalla Lupa che non riesce a superare. Lupa, Valdimontone, uno scosso. Oca in testa a Fonte Gaia. Al secondo San Martino gira l’Oca… alle spalle la Lupa incalza. Due cavalli scossi. Lupa all’interno ma l’Oca vince, portando a casa il Palio del 2 luglio 2013.
Questa la posizione ai canapi: Valdimontone, Lupa, Torre, Istrice, Leocorno, Civetta, Oca, Onda, Pantera. Di rincorsa il Nicchio.
Fuori la prima volta, come da tradizione.
Fuori la seconda volta per difficoltà nel trovare l’allineamento.
Fuori la terza volta. Cavallo dell’Onda che scalcia mostrando qualche segnale di nervosismo. L’allineamento non è stato trovato.
“Attento ai calci” e “Calma”, ripete costantemente il mossiere. Leocorno indietro che non riesce a trovare la posizione. Nicchio ancora lontano dal verrocchino. L’Istrice in prima posizione che non riesce a conquistare la sua quarta posizione e che, forse, viene colpito dal cavallo agitato dell’Onda.
Sono passati circa 20 minuti e il mossiere manda fuori nuovamente i cavalli. L’Istrice tallona la Lupa da vicino e non consente alla Torre di tenere la sua posizione sul canape anteriore.
Una partenza che appare subito molto problematica. L’Istrice resta in seconda posizione, affiancato alla Lupa… Fuori tutti per la quinta volta. La mossa non è matura. Il Nicchio, non appena vede il Valdimontone “distratto” si lancia tra i canapi ma il mossiere, visto il mancato allineamento, ha chiamato il mortaretto. Era partito, comunque, Valdimontone in prima posizione, dietro Istrice e Lupa.
Si riparte.
Un attimo di tranquillità sebbene non si trovi il giusto allineamento. Poi, nuovamente confusione… “No, no, no, no” dice Ambrosione. Tra inviti alla calma e richiami per conquistare la posizione assegnata, il mossiere cerca il giusto allineamento. Ma il Nicchio resta lontano dal verrocchino.
L’Istrice resta seconda, prima della Lupa e della Torre. E l’Oca gli resta vicina. Il cavallo dell’Onda resta nervoso e non trova il canape anteriore. Il mossiere richiama nuovamente fuori i cavalli. Sesta uscita dai canapi. L’ordine ai canapi non si riesce a rispettare e viene stravolto. Le contrade rivali tendono a stare vicine per infastidisi o anche solo per controllarsi. Pantera ferma sul verrocchino che tende a non entrare ta i canapi. Ancora calci e agitazione. Tutti fuori, per la settima volta. Istrice invitato a mettersi nella sua posizione, Onda che scalcia ancora.
Poi l’uscita dai canapi. Torre in testa, l’Oca dall’interno prende una buona traiettoria e gira bene al primo San Martino. Ed è prima
L’Oca resta prima… seguita dalla Lupa e da due cavalli scossi. Anche al secondo San Martino passa l’Oca per prima, seguita strettamente dalla Lupa che non riesce a superare. Lupa, Valdimontone, uno scosso. Oca in testa a Fonte Gaia. Al secondo San Martino gira l’Oca… alle spalle la Lupa incalza. Due cavalli scossi. Lupa all’interno ma l’Oca vince, portando a casa il Palio del 2 luglio 2013.