L’edizione estiva di SportGiocando è stata coordinata dall’ASD Polisportiva Olimpia di Colle di Val d’Elsa e ha ruotato fra tre grandi poli di aggregazione: la Piscina Olimpia e gli impianti sportivi de La Badia, a Colle di Val d´Elsa, ed il Centro Sportivo UPP in località Bernino, a Poggibonsi. I partecipanti sono stati divisi in quattro turni di due settimane e sono stati coinvolti in diverse discipline sportive: nuoto, pallanuoto, nuoto sincronizzato, basket, pallavolo, rugby, tennis, golf, boxe, karate, vela, atletica e orienteering. Nel corso del progetto, non sono mancati momenti di animazione a cura dell’Associazione La Scossa.
“La Fondazione Territori Sociali AltaValdelsa – afferma Antonio Mazzarotto, direttore generale della Ftsa – è molto soddisfatta dell'esperienza, perché con SportGiocando abbiamo raggiunto tre obiettivi significativi. Si è trattato, infatti, di un progetto educativo estivo universale, basato sullo sport, e accessibile a condizioni agevolate a tutte le famiglie. Un altro valore aggiunto importante è stato l'impegno straordinario di tanti giovani nelle diverse attività e la collaborazione tra le varie associazioni, anche di Comuni diversi. E', dunque, nostra intenzione ripetere l'esperienza anche nei prossimi anni”.
Grande soddisfazione viene espressa anche dai promotori del progetto, a partire dal coordinatore, Alessandro Calattini responsabile della Piscina Olimpia e dal segretario dell’Upp di Poggibonsi, Fabio Bruni. “SportGiocando – afferma Calattini – è stato avviato tre anni fa con il sostegno del Comune di Colle di Val d’Elsa per promuovere lo sport ed i suoi valori nei bambini e nei ragazzi, a partire dai più piccoli, con risultati più che positivi. Quest’anno siamo stati molto contenti di aver potuto allargare il progetto a tutta la Valdelsa, con il sostegno della Fondazione Territori Sociali dell’AltaValdelsa e con la collaborazione dell’Upp di Poggibonsi, che ha messo a disposizione le sue strutture ed i suoi istruttori. Il traguardo più importante che è stato raggiunto quest’anno è la forte unione che si è creata in tutta la macchina organizzativa del progetto: ogni società sportiva partecipante ha messo a disposizione non solo spazi e strutture, ma anche istruttori e ragazzi che sono andati a formare il gruppo di animatori che hanno seguito per l’intero periodo i bambini”.