COLLE DI VAL D'ELSA. "Leggiamo con assoluto stupore del pagamento da parte della Comunità dei musulmani di parte dell’intero dovuto del canone, ovvero di circa 12.000 euro, corrispondente ad una annualità". Con queste parole commenta la lista civica Insieme Per Colle il comunicato inviato dalla comunità del musulmani che chiariva direttamente la sua posizione in merito a quanto dovuto al Comune colligiano per l'uso del terreno in località San Lazzaro per la realizzazione del nuovo centro culturale islamico.
"Si legge che la comunità intende rispondere alla Lista Civica ed alle loro insistenti richieste di versare questi soldi – prosegue la nota dei due consiglieri di opposizione – Si dicono in difficoltà finanziaria e parlano dei loro sforzi per arrivare a fine giornata. Forse però è giunto il momento di smettere di prendere in giro la gente che veramente paga regolarmente quanto deve ed adempie ai propri impegni finanziari.
"Si legge che la comunità intende rispondere alla Lista Civica ed alle loro insistenti richieste di versare questi soldi – prosegue la nota dei due consiglieri di opposizione – Si dicono in difficoltà finanziaria e parlano dei loro sforzi per arrivare a fine giornata. Forse però è giunto il momento di smettere di prendere in giro la gente che veramente paga regolarmente quanto deve ed adempie ai propri impegni finanziari.
Questi signori della comunità islamica, al momento in cui, nell’ormai lontano 2005, decidevano di concludere un contratto con il Comune che li obbligava al pagamento del canone annuo di circa 12.000 euro, conoscevano oppure no la loro situazione finanziaria? Ed invece questi signori della comunità islamica, solamente dopo tre anni, dopo un decreto ingiuntivo – di cui peraltro si è persa traccia – ma soprattutto dopo che la Lista Civica ha minacciato di rivolgersi al Collegio dei Revisori dei Conti ed alla stessa Corte dei Conti, decidono di pagare. Permetteteci di nutrire fortissimi dubbi su tutta la vicenda".
La Lista civica ricorda il fatto che a novembre andrà in scadenza la terza rata "ed allora si ripropone il problema, senza dimenticare che rimane ancora da pagare la seconda annualità" ed insiste a dire che "parte di questi soldi ci sarebbero dovuti essere sin da subito ed invece si è dovuto attendere le proteste e le velate minacce della Lista Civica di rivolgersi alla Corte dei Conti ed ecco che all’improvviso arrivano i quattrini!".
Duro e sferzante l'attacco di Fiore e Bruno alla comunità dei musulmani: senza nutrire alcun senso di comprensione o di condivisione di una qualche difficoltà, i due insistono con il dire che "non è accettabile che questi signori spieghino il mancato adempimento con asserite difficoltà finanziarie incontrate dalla Comunità" e proseguono "Solitamente quando si stipula un contratto che prevede l’obbligo di dare soldi, si deve essere pressoché certi di garantire il pagamento di quanto dovuto, altrimenti non ci si prendono certi impegni finanziari come la costruzione di quella mastodontica moschea! Ed invece la Comunità islamica si è preso un impegno così gigantesco, ma le loro casse erano pressoché vuote!".
Colpa anche dell'Amministrazione comunale colligiana, insiste la Lista civica perchè, al momento della stipula, "non aveva chiesto una seppur minima garanzia alla comunità dei musulmani. Vogliono farci intendere di aver creduto alla novella delle collette da parte dei singoli cittadini musulmani residenti a Colle? Ma non sono soldi che sarebbero dovuti entrare nelle casse della nostra Amministrazione?".
"Ed infine, chi ha letto questa notizia sul pagamento di parte del canone da parte dei musulmani dopo tre anni – conclude la nota stampa – è conscio del fatto che se per caso omette di pagare per qualche mese la bolletta dell’acqua o la tassa dei rifiuti, nel giro di poco tempo gli arriva una bella cartella di pagamento con l’obbligo di pagare interessi di mora e quant’altro? E se non si paga ci sequestrano ogni cosa……..Meditiamo e giudichiamo!".
Parla di "due pesi e due misure" nel trattamento riservato alla comunità dei musulmani anche la Lega Nord che però aggiunge: "Grazie ai tre mesi di Governo nazionale della Lega Nord, adesso gli strumenti per scoraggiare una costruzione, anche con il pacchetto sicurezza del Ministro Maroni, ci sono. Adesso i Sindaci hanno pieni poteri per decidere il futuro della propria città e dei propri cittadini. Cosa che, sicuramente, non farà questa Amministrazione comunale, che preferirà continuare a non ascoltare i colligiani. Pertanto, le Elezioni comunali della prossima primavera – ancor più di quelle del 2004 – saranno il vero Referendum popolare sulla Moschea, quello che ci è stato negato per ben due volte e che spaventa cosi tanto il Partito Democratico". "Con la ripresa dei lavori di Montecitorio – conclude il Carroccio – la Lega Nord, con l'On. Polledri, sta predisponendo un'interrogazione parlamentare, nella quale si chiede al Ministero degli Interni di monitorare continuamente la situazione della Moschea di Colle, con particolare riguardo ai finanziamenti privati per la conclusione dei lavori".
La Lista civica ricorda il fatto che a novembre andrà in scadenza la terza rata "ed allora si ripropone il problema, senza dimenticare che rimane ancora da pagare la seconda annualità" ed insiste a dire che "parte di questi soldi ci sarebbero dovuti essere sin da subito ed invece si è dovuto attendere le proteste e le velate minacce della Lista Civica di rivolgersi alla Corte dei Conti ed ecco che all’improvviso arrivano i quattrini!".
Duro e sferzante l'attacco di Fiore e Bruno alla comunità dei musulmani: senza nutrire alcun senso di comprensione o di condivisione di una qualche difficoltà, i due insistono con il dire che "non è accettabile che questi signori spieghino il mancato adempimento con asserite difficoltà finanziarie incontrate dalla Comunità" e proseguono "Solitamente quando si stipula un contratto che prevede l’obbligo di dare soldi, si deve essere pressoché certi di garantire il pagamento di quanto dovuto, altrimenti non ci si prendono certi impegni finanziari come la costruzione di quella mastodontica moschea! Ed invece la Comunità islamica si è preso un impegno così gigantesco, ma le loro casse erano pressoché vuote!".
Colpa anche dell'Amministrazione comunale colligiana, insiste la Lista civica perchè, al momento della stipula, "non aveva chiesto una seppur minima garanzia alla comunità dei musulmani. Vogliono farci intendere di aver creduto alla novella delle collette da parte dei singoli cittadini musulmani residenti a Colle? Ma non sono soldi che sarebbero dovuti entrare nelle casse della nostra Amministrazione?".
"Ed infine, chi ha letto questa notizia sul pagamento di parte del canone da parte dei musulmani dopo tre anni – conclude la nota stampa – è conscio del fatto che se per caso omette di pagare per qualche mese la bolletta dell’acqua o la tassa dei rifiuti, nel giro di poco tempo gli arriva una bella cartella di pagamento con l’obbligo di pagare interessi di mora e quant’altro? E se non si paga ci sequestrano ogni cosa……..Meditiamo e giudichiamo!".
Parla di "due pesi e due misure" nel trattamento riservato alla comunità dei musulmani anche la Lega Nord che però aggiunge: "Grazie ai tre mesi di Governo nazionale della Lega Nord, adesso gli strumenti per scoraggiare una costruzione, anche con il pacchetto sicurezza del Ministro Maroni, ci sono. Adesso i Sindaci hanno pieni poteri per decidere il futuro della propria città e dei propri cittadini. Cosa che, sicuramente, non farà questa Amministrazione comunale, che preferirà continuare a non ascoltare i colligiani. Pertanto, le Elezioni comunali della prossima primavera – ancor più di quelle del 2004 – saranno il vero Referendum popolare sulla Moschea, quello che ci è stato negato per ben due volte e che spaventa cosi tanto il Partito Democratico". "Con la ripresa dei lavori di Montecitorio – conclude il Carroccio – la Lega Nord, con l'On. Polledri, sta predisponendo un'interrogazione parlamentare, nella quale si chiede al Ministero degli Interni di monitorare continuamente la situazione della Moschea di Colle, con particolare riguardo ai finanziamenti privati per la conclusione dei lavori".