SIENA. Il Consiglio di amministrazione dell'Università di Siena, riunitosi oggi (25 maggio), ha autorizzato l'avvio della procedura per l'operazione di cessione e di affitto dell'immobile del San Niccolò, dove hanno la loro sede le facoltà di Lettere e filosofia e di Ingegneria. Con la delibera di oggi viene di fatto dato il via libera a un iter che si prevede si concluderà il prossimo 30 giugno, con il rogito. Il San Niccolò continuerà ad essere la sede delle due facoltà, grazie alla sottoscrizione di un contratto di locazione, che verrà stipulato contestualmente all'atto di vendita. Il contratto di locazione avrà la durata di 24 anni, con facoltà di recesso e con facoltà di riacquisto dell'immobile in qualunque momento da parte dell'Università, ad un valore pari al prezzo della vendita, aumentato della sola rivalutazione Istat.
Ad acquistare il San Niccolò, una volta conclusa la procedura, sarà una società strumentale dell'Inpdap, Fabrica Immobiliare Sgr Spa, che opera attraverso il Fondo Aristotele come veicolo del Piano di investimento dello stesso Istituto nazionale di previdenza per i dipendenti dell'amministrazione pubblica.
Il primo esito della delibera del Consiglio di amministrazione dell'Università di Siena è la sottoscrizione della lettera di intenti che già domani (martedì 26 maggio) verrà proposta al Comitato consultivo del Fondo Aristotele. La proposta di avvio della procedura per la cessione dell'immobile, che è stata portata nella seduta del Cda dal rettore Silvano Focardi, segna l'inizio di un percorso che permetterà all'Università di Siena di estinguere il debito dei mancati versamenti dei contributi pensionistici all'Inpdap, rispettando l'accordo sottoscritto tra l'Ateneo e l'IIstituto lo scorso 19 marzo, per il quale è stato stabilito il termine perentorio del 31 luglio 2009.
"La complessa situazione finanziaria dell'Ateneo – ha detto il rettore Focardi – non consentiva per sanare il debito previdenziale di percorrere altra via che non fosse la cessione di un immobile di proprietà. Le caratteristiche patrimoniali del San Niccolò, hanno fatto sì che, dopo un'attenta analisi di tutti gli aspetti, sotto il punto di vista funzionale, strutturale, finanziario ed economico, fosse ritenuto idoneo ad una vendita che consentirà di ottenere un corrispettivo cospicuo e proporzionale al debito contratto dall'Ateneo. La facoltà di Lettere e filosofia e la facoltà di Ingegneria continueranno a rimanere nella loro attuale sede: il cambiamento nella proprietà dell'immobile non comporterà nessun cambiamento dal lato della fruizione quotidiana degli spazi per le attività di didattica e di ricerca".
Nella relazione tecnica di illustrazione e supporto alla proposta portata in Cda dal Rettore, il direttore amministrativo Emilio Miccolis ha precisato che "nel dare seguito alla fase di implementazione ed attuazione del Piano di Risanamento 2009-2012, l'avvio della procedura di cessione di un immobile di proprietà dell'Ateneo era un atto imprescindibile. Tale priorità è discesa dall'esigenza di far fronte nei termini perentori previsti dall'Accordo Inpdap sottoscritto in data 19 marzo 2009 al pagamento dell'importo stabilito a saldo e stralcio a definizione della posizioni debitoria contributiva pregressa dell'Ateneo di Siena. Come è noto, infatti, il ritardo nel suddetto pagamento comporterebbe la perdita dei notevoli benefici economici ottenuti a seguito dell'accordo stipulato con l'Inpdap stesso, comportando di conseguenza un grave danno erariale, aggravato dalla perdita dei particolari benefici accordati dall'Istituto Nazionale Previdenziale e contenuti nell'accordo medesimo. La difficoltà di procedere alla cessione nell'imminenza delle scadenze previste dall'accordo INPDAP, nonché il periodo di particolare difficoltà in cui versa il settore del mercato immobiliare, in particolare per gli immobili di tali dimensioni, valore ed importanza, poteva trovare soluzione attraverso l'immediato intervento di un soggetto altamente specializzato, come la Società Fabrica Immobiliare. Conclusivamente, è opportuno osservare che l'operazione verrà a realizzarsi all'interno di un percorso che vedrà la momentanea cessione di un bene immobile ad un soggetto funzionalmente collegato all'Istituto Previdenziale a cui le risorse ricavate verranno direttamente destinate, mantenendo, altresì, la piena strumentalità dell'uso per le finalità proprie dell"Ateneo, in un contesto che vedrà l'estinzione di passività a diretto vantaggio dell'interesse erariale".
Ad acquistare il San Niccolò, una volta conclusa la procedura, sarà una società strumentale dell'Inpdap, Fabrica Immobiliare Sgr Spa, che opera attraverso il Fondo Aristotele come veicolo del Piano di investimento dello stesso Istituto nazionale di previdenza per i dipendenti dell'amministrazione pubblica.
Il primo esito della delibera del Consiglio di amministrazione dell'Università di Siena è la sottoscrizione della lettera di intenti che già domani (martedì 26 maggio) verrà proposta al Comitato consultivo del Fondo Aristotele. La proposta di avvio della procedura per la cessione dell'immobile, che è stata portata nella seduta del Cda dal rettore Silvano Focardi, segna l'inizio di un percorso che permetterà all'Università di Siena di estinguere il debito dei mancati versamenti dei contributi pensionistici all'Inpdap, rispettando l'accordo sottoscritto tra l'Ateneo e l'IIstituto lo scorso 19 marzo, per il quale è stato stabilito il termine perentorio del 31 luglio 2009.
"La complessa situazione finanziaria dell'Ateneo – ha detto il rettore Focardi – non consentiva per sanare il debito previdenziale di percorrere altra via che non fosse la cessione di un immobile di proprietà. Le caratteristiche patrimoniali del San Niccolò, hanno fatto sì che, dopo un'attenta analisi di tutti gli aspetti, sotto il punto di vista funzionale, strutturale, finanziario ed economico, fosse ritenuto idoneo ad una vendita che consentirà di ottenere un corrispettivo cospicuo e proporzionale al debito contratto dall'Ateneo. La facoltà di Lettere e filosofia e la facoltà di Ingegneria continueranno a rimanere nella loro attuale sede: il cambiamento nella proprietà dell'immobile non comporterà nessun cambiamento dal lato della fruizione quotidiana degli spazi per le attività di didattica e di ricerca".
Nella relazione tecnica di illustrazione e supporto alla proposta portata in Cda dal Rettore, il direttore amministrativo Emilio Miccolis ha precisato che "nel dare seguito alla fase di implementazione ed attuazione del Piano di Risanamento 2009-2012, l'avvio della procedura di cessione di un immobile di proprietà dell'Ateneo era un atto imprescindibile. Tale priorità è discesa dall'esigenza di far fronte nei termini perentori previsti dall'Accordo Inpdap sottoscritto in data 19 marzo 2009 al pagamento dell'importo stabilito a saldo e stralcio a definizione della posizioni debitoria contributiva pregressa dell'Ateneo di Siena. Come è noto, infatti, il ritardo nel suddetto pagamento comporterebbe la perdita dei notevoli benefici economici ottenuti a seguito dell'accordo stipulato con l'Inpdap stesso, comportando di conseguenza un grave danno erariale, aggravato dalla perdita dei particolari benefici accordati dall'Istituto Nazionale Previdenziale e contenuti nell'accordo medesimo. La difficoltà di procedere alla cessione nell'imminenza delle scadenze previste dall'accordo INPDAP, nonché il periodo di particolare difficoltà in cui versa il settore del mercato immobiliare, in particolare per gli immobili di tali dimensioni, valore ed importanza, poteva trovare soluzione attraverso l'immediato intervento di un soggetto altamente specializzato, come la Società Fabrica Immobiliare. Conclusivamente, è opportuno osservare che l'operazione verrà a realizzarsi all'interno di un percorso che vedrà la momentanea cessione di un bene immobile ad un soggetto funzionalmente collegato all'Istituto Previdenziale a cui le risorse ricavate verranno direttamente destinate, mantenendo, altresì, la piena strumentalità dell'uso per le finalità proprie dell"Ateneo, in un contesto che vedrà l'estinzione di passività a diretto vantaggio dell'interesse erariale".