Raccolto ricco e altamente qualitativo quello appena concluso che ha dato un prodotto eccellente
di Roberto Cappelli
CHIANTI. E’ una vera e propria ottima annata per l’Olio DOP Chianti Classico. Quantità e qualità raggiungono nel 2010 livelli molto alti per una campagna olearia sicuramente da apprezzare e ricordare nel tempo. Un successo che come sempre, quando si parla di prodotti che nascono dalla terra, parte dalla natura.
La stagione dell’oliva ha infatti favorito il DOP Chianti Classico 2010 ponendo le migliori condizioni per un raccolto ricco e altamente qualitativo. Unico neo, se così si può dire, sono le abbondanti piogge del mese di novembre che hanno creato qualche difficoltà all’organizzazione della raccolta. Difficoltà che non hanno però compromesso la qualità e la quantità del raccolto 2010. Le condizioni climatiche primaverili hanno infatti favorito un’abbondante allegagione, superiore ad ogni aspettativa e mai avuto dall’ultima gelata.
Nella Toscana Centrale si sono avute precipitazioni superiori alla media dell’ultimo decennio (226 millimetri contro i 199mm registrati nel 2009), in particolare nei mesi di giugno e luglio così importanti per la fase di fioritura, allegagione ed accrescimento del frutto. Le temperature invece sono state mediamente più basse (circa 2 gradi) per tutto il periodo primaverile-estivo consentendo quindi alle piante di olivo di vegetare senza interruzioni e contemporaneamente di sostenere la maturazione degli abbondanti frutti
L’intera annata è stata seguita con attenzione anche quest’anno dal personale del Consorzio Olio DOP Chianti Classico, impegnato in un costante servizio di assistenza verso i propri soci nelle diverse fasi della filiera che si conclude con la verifica finale delle qualità ottenute nelle produzioni, attraverso il pre-assaggio di tecnici specializzati che aiutano le aziende a selezionare le partite di olio migliori, rispondenti al disciplinare di produzione, e che quindi possono andare in certificazione per ottenere l’idoneità alla Dop Chianti Classico.
Produrre olio extra vergine e, a maggior ragione olio DOP, richiede un impegno e un rigore tecnico inderogabili. Un’attenta attività di sperimentazione e verifica risulta fondamentale per far sì che GLI oli siano sempre ricchi di quei componenti (vitamine, polifenoli, composti essenziali, etc.) che ne costituiscono l’unicità. E’ proprio questo l’obiettivo del Consorzio Olio DOP Chianti Classico: nato spontaneamente nel 1975 sulla scia del Consorzio di tutela dell’omonimo vino (Consorzio Vino Chianti Classico), tutela e promuove la denominazione DOP dall’anno della sua nascita nel 2001, seguendo gli stessi criteri qualitativi che da ormai più di trent’anni stabiliscono se un olio extravergine può fregiarsi della denominazione DOP Chianti Classico. Il Consorzio, quindi, assiste i produttori nel loro costante sforzo rivolto alla creazione di un prodotto che mantenga sempre alti livelli in quelle componenti che partecipano attivamente alla salvaguardia della nostra salute e regalando al prodotto profumi e sapori “classici”. Caratterizzato da un buon sapore fruttato, sentori di carciofo crudo ed erba fresca e gradevolmente piccante in gola, l’olio DOP Chianti Classico è frutto ed espressione del territorio cui viene prodotto, il Chianti, nel cuore della Toscana. Profumi e sapori che sono strettamente legati alle cultivar utilizzate e all’ambiente di coltivazione delle olive che il consumatore ritrova in questo olio “prezioso”, la cui qualità è garantita dalla DOP.
L’attività del Consorzio Olio DOP Chianti Classico non si esaurisce però tra gli olivi e nei frantoi, ma allarga il suo raggio d’azione in altri ambiti, promuovendo l’extravergine del Gallo Nero attraverso eventi scientifici e divulgativi in giro per il mondo. Ad oggi il Consorzio conta oltre 300 soci che operano nella zona del Chianti Classico, quella formata dai comuni di Castellina in Chianti, Gaiole in Chianti, Greve in Chianti, Radda in Chianti ed, in parte, dai comuni di Barberino Val d’Elsa, Castelnuovo Berardenga, Poggibonsi, San Casciano Val di Pesa e Tavarnelle Val di Pesa. Tra i nuovi mercati si affacciano Brasile e Cina mentre in Europa si registrano aumenti negli ordini da parte di paesi dell’est come la Romania. Si confermano invece mercati consolidati Germania e Svizzera e USA e Giappone fuori dal vecchio continente.