I vini Brunello di Montalcino sono stati protagonisti anche della degustazione che ha seguito la presentazione
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di Roberto Cappelli
MONTALCINO. È stata presentata oggi al Teatro degli Astrusi la nuova guida Slow Wine 2011 di Slow Food.
Sono 65 le aziende del Consorzio del Vino Brunello di Montalcino che sono entrate nella guida. Di queste, 20 hanno ricevuto un riconoscimento tra le categorie individuate nella guida, che sono: Grande Vino (le bottiglie sotto il profilo organolettico), Vino Quotidiano (le etichette di eccellente qualità al costo massimo di 10 € in enoteca), Bottiglia (che rappresenta l’ottima qualità media per tutta la gamma di produzione vinicola aziendale) e Moneta (che rappresenta il buon rapporto tra la qualità ed il prezzo relativamente all’intera produzione disponibile).
All’anteprima toscana della guida era presente Donatella Cinelli Colombini, Vice Presidente del Consorzio del Vino Brunello di Montalcino, che è intervenuta insieme ai Presidenti di Slow Food Italia e Slow Food Toscana Roberto Burdese e Raffaella Grana e al curatore nazionale della guida Giancarlo Gariglio. Come ha sottolineato Donatella Cinelli Colombini “La presenza delle 65 aziende del Consorzio assume un’importanza fondamentale per noi e per i nostri consorziati per la filosofia della guida che interpreta e comunica i valori che ispirano l’attività dei vignaioli di Montalcino e che si accomunano a quelli di Slow Food”.
I vini Brunello di Montalcino sono stati protagonisti anche della degustazione che ha seguito la presentazione di quest’oggi. Per le degustazioni sono stati selezionati i vini che hanno ricevuto un riconoscimento.
La guida SLOW WINE 2011 storie di vita, vigne e vini in Italia non è semplicemente una guida, ma è anche un progetto di forte valorizzazione dei territori italiani e del mestiere di vignaiolo/vigneron. Una guida che pone un forte accento sul rapporto tra l’uomo e la terra, una fotografia dell’enologia italiana fatta non limitandosi alla mera degustazione. Questo è stato possibile grazie al nutrito gruppo di collaboratori, oltre 200, che hanno visitato tutte le cantine. Dalla lunga e fruttuosa esperienza maturata da Slow Food con la guida Osterie D’Italia, è tratto l’approccio confidenziale e caloroso delle schede descrittive, sempre serio e attento, con l’aggiunta di utilissime e determinanti precisazioni sulle caratteristiche organolettiche, i quantitativi di produzione ed i prezzi delle etichette selezionate, che insieme ad alcuni simboli particolari, rappresentano dei preziosi indici di riferimento utili al lettore per costruirsi una personale chiave di ricerca, da adattare alle proprie necessità di consumo del momento.