I firmatari del Protocollo d’intesa si prefiggono di costituire una rete tra i vari enti ed associazioni al fine di creare una sinergia tra gli stessi, con lo scopo di sviluppare la conoscenza del fenomeno della violenza e attivare ed armonizzare varie metodologie d’intervento, nel rispetto delle naturali vocazioni di ciascun partecipante.
Tra gli obiettivi che verranno perseguiti con la rete vi è quello di sostenere e promuovere l’organizzazione di iniziative e campagne volte alla sensibilizzazione sul problema della violenza di genere, richiamando il concetto di salute proposto dalla O.M.S., secondo il quale la violenza non è solo violazione dei diritti umani ma anche causa di danni alla salute delle donne. In tale senso la violenza viene intesa come un
comportamento influenzato da plurimi livelli che interagiscono fra loro: individuale,
relazionale, comunitario e sociale. Questo “modello ecologico della violenza” evidenzia come la violenza di genere sia un fenomeno di alta complessità che richiede un lavoro sinergico di rete tra tutti i servizi e risorse presenti sul territorio.
Tra le attività della rete: promozione ed attivazione di percorsi di buone pratiche al fine di garantire un modello di accoglienza comune ed omogeneo; individuazione dei bisogni sociali provenienti dal territorio, al fine di promuovere ed attivare progettualità rivolte all’accoglienza di donne italiane o straniere con varie problematiche di maltrattamento; attivare momenti di ricerca sociale e rilevazione dei dati attinenti al problema della violenza di genere, per avere una migliore conoscenza del fenomeno sul territorio della Valdichiana; individuare i bisogni formativi degli operatori della “Rete” e promuovere momenti di studio e d’incontro per acquisire modalità operative omogenee, secondo gli indirizzi stabiliti dalla Legge Regionale
Gli Enti e le Associazioni aderenti al Tavolo Interistituzionale contro la Violenza e firmatari del protocollo s’impegnano a: individuare uno o più referenti che partecipano stabilmente ai lavori del tavolo; fornire informazioni aggiornate sulle proprie attività/servizi e comunicare i successivi aggiornamenti; dare ampia informazione agli altri punti della rete sulle modalità d’accesso dei propri servizi; partecipare con il proprio personale alle azioni di sensibilizzazione e di formazione; collaborare alla definizione dei percorsi assistenziali e di cittadinanza relativi alla presa in carico delle vittime di violenza e ai successivi interventi.