Dopo il duro colpo all'immagine del Brunello di Montalcino, giunto dal presunto mancato rispetto del disciplinare di produzione da parte di alcune aziende di prestigio, la notizia di controlli della Guardia di Finanza all'interno di alcune aziende di vino Nobile ha scosso i nervi dei più posati produttori senesi di vino.
Si tende a sminuire quanto sta accadendo, ma l'operazione riesce con difficoltà tenuto conto anche della scarsa esperienza in questo settore. Il vino Nobile ed il Brunello, infatti, sono fino ad oggi apparsi sulla stampa internazionale esclusivamente come sinonimo di alta qualità e di esempio eccelso di produzione tipica italiana.
Oggi, ci si trova a contrastare l'accusa di "frode alimentare": un'accusa grave che nulla ha a che vedere con la qualità e la bontà del prodotto ma che intacca l'immagine di "unicità" del prodotto proprio per la tipologia di produzione dettata da quel disciplinare rigido che pare non sia stato rispettato.
L'alzata di scudi da parte delle istituzioni, dei politici fino al Ministro dell'Agricoltura non ha impedito la "caduta" di esponenti di spicco dei due Consorzi: quello del Nobile e quello del Brunello.
Luca Gattavecchi si è auto-sospeso dalla carica di Presidente del Consorzio del Vino Nobile. La decisione è stata assunta in accordo con la Giunta dell’associazione dei produttori ed è stata contestualmente comunicata al Sindaco di Montepulciano. Assume temporaneamente la carica di Presidente il vicario, Federico Carletti, titolare dell’azienda “Poliziano”.“In tal modo – si fa sapere dal Consorzio – Luca Gattavecchi potrà affrontare con maggiore autonomia, serenità e disponibilità di tempo l’indagine a cui è sottoposto. Inoltre, fin dall’avvio dell’inchiesta, Gattavecchi ha sottolineato la distinzione tra il suo ruolo di Presidente – dunque di rappresentante di tutti i produttori – e quello di imprenditore. Con l’autosospensione il rischio di sovrapposizione tra i due ruoli si annulla completamente”.
La vicenda che ha visto la Guardia di Finanza dentro alcune aziende di Nobile è cominciata qualche settimana fa ed ha visto coinvolta anche l'azienda Gattavecchi.
Sempre di oggi la notizia di un altro presidente che "lascia". Dimissioni quasi annunciate quelle del presidente del Consorzio del Brunello di Montalcino, Francesco Marone Cinzano, all'indomani della bufera che ha investito e pericolosamente danneggiato l'immagine di uno dei vini più prestigiosi d'Italia.
La decisione è stata presa durante la riunione del direttivo a Montalcino.
"Sono soddisfatto della strada che ha intrapreso il ministro Zaia – afferma Marone Cinzano – che ha recepito la linea votata dall’assemblea del consorzio", soprattutto nella parte che prevede l’istituzione di un Comitato di garanzia per i controlli al disciplinare di produzione della Docg, attualmente al vaglio dell’inchiesta della procura di Siena.
"Ora – ha detto il presidente dimissionario – potranno essere utilizzati dei metodi di controllo innovativi e al passo con le più moderne tecnologie. È una cosa molto importante: ho ottenuto che il Brunello sia finalmente un vino garantito e certificato al
massimo".
Il Consiglio del Consorzio ha deciso di convocarsi a breve, presumibilmente entro la fine della prossima settimana, per la nomina del nuovo presidente. Al momento – come previsto dallo statuto del Consorzio stesso – il vicepresidente Vicario, Patrizio Cencioni, ha assunto le deleghe di rappresentanza.
Infine, il Consorzio comunica che per la giornata di domani e di dopodomani, una delegazione del Consorzio stesso incontrerà i funzionari e tecnici dell'Ente americano TTB – Ufficio per il Commercio e la tassazione di alcool e tabacco – in merito alla tutela di garanzia per la distribuzione dell'annata 2003 sui mercati Usa.
Il primo incontro tra il ministro dell’Agricoltura Giuseppe Zaia e i membri del Comitato
di Garanzia da lui nominati, avverrà lunedì prossimo (16 giugno). Lo riferisce uno dei componenti del gruppo, il presidente di Federdoc Riccardo Ricci Curbastro. "Sono grato al ministro per la nomina – dice – ma non conosco ancora i contenuti del mio incarico, ne parlerò con il ministro la prossima settimana".
Gli altri membri del comitato di garanzia sono Vasco Boatto, docente di Economia agraria all’Università di Padova e direttore del corso di Enologia presso lo stesso ateneo, nella sede di Conegliano Veneto, Fulvio Mattivi, responsabile del laboratorio di analisi dell’Istituto di San Michele all’Adige, in provincia di Trento.